A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
“Sinfonia di una felicità, Napoli es mi casa”, era il titolo di una mostra da dedicare a Maradona che doveva essere tenuta al Museo Filangieri e doveva essere composta da tutti quei ricordi che i tifosi avevano portato fuori alla Curva B a partire da quel triste 25 novembre 2020, data della scomparsa del Diez. Invece tutti quei cimeli, accumulatisi per alcune settimane a formare una sorta di mostra a cielo aperto, sono rimasti bloccati da 9 mesi in una serie di scatoloni chiusi e tenuti in uno sgabuzzino dello stadio.
L’idea della mostra prese corpo l’8 dicembre scorso grazie ad una intesa a più voci: il sindaco de Magistris, il direttore del Museo FIlangieri Paolo Jorio, e due assessori, entrambi dimissionari in seguito, alias Eleonora De Majo (Cultura e Turismo) e Ciro Borriello (Sport). Il concetto era quello di dar corpo ad una vera e propria ‘sinfonia della felicità’ grazie a tutti quei cimeli, ma anche a una serie di altri contributi tra cui foto e audio ma da allora tutto è fermo. I lavori al Museo e le dimissioni, e l’inchiesta giudiziaria sulla statua di Maradona hanno decretato lo stop al progetto che ora passa al vaglio del sindaco e della giunta comunale che verranno.
Il direttore del Filangieri Jorio puntualizza che i lavori di rifacimento del Museo sono slittati di ben 7 mesi ma che l’idea della mostra non è affatto accantonata, anzi si pensa ad una nuova data, maggio dell’anno prossimo, magari proprio il 10 maggio.
Parallelamente a ciò vi è il capitolo riguardante il museo all’interno dello Stadio Maradona. Si tratta di un capitolo molto complesso in quanto dipendente dall’intesa tra Comune e Calcio Napoli. Lo si legge su Il Mattino.
|