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LUNEDÌ 1 MARZO 2021 - REDAZIONALE

LA RESPONSABILITÀ DI CERTE DICHIARAZIONI E L'OFFESA (PUBBLICA) A UN INTERO POPOLO


Le parole di Orsato fanno ancora discutere, tre anni dopo...


 
     
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A cura di: Ciro Gaipa
Fonte: Napolicalcionews.it

«Non serve andare a rivederlo dopo tre anni, sicuramente è un erroreLa vicinanza dell'azione non mi ha fatto vedere quanto mostrato dalla tv: per me è stato un contrasto fisico al volo, il VAR non poteva intervenire...». Con queste dichiarazioni Daniele Orsato ha commentato ai microfoni di Novantesimo Minuto il “famoso” episodio in Inter-Juventus del 2018 che ancora oggi movimenta discussioni e dibattiti tra addetti ai lavori e non. Già, perché l’errore del fischietto di Schio, probabilmente, ha falsato l’andamento di quel campionato che sembrava, fino a quella sera, conteso tra due squadre, i bianconeri e il Napoli di Maurizio Sarri. Ma, dopo la mancata espulsione di Pjanic, cambiò radicalmente la storia di quella partita vinta poi per 3-2 dalla formazione di Allegri.

Anche “Le Iene”, trasmissione in onda sulle reti Mediaset, aveva raccontato con un’inchiesta l’anomalia di quell’episodio in particolare, in quanto secondo l’ex procuratore Pecoraro, il file con la registrazione via radio del VAR “è sparito”. All’epoca lo stesso Pecoraro avrebbe chiesto i file audio-video di quel match, i dialoghi tra il VAR e l’arbitro Orsato ricevendoli soltanto sei mesi dopo solo con la parte video, non audio. “La Lega disse che non l’avevano, che non c’era l’audio”, sostiene Pecoraro che racconta ancora che quella sua richiesta creò forti tensioni con il mondo arbitrale e che nessuno gli avrebbe mai dato una spiegazione chiara del perché mancasse solo l’audio relativo a quell’episodio.

Secondo Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, non ci sarebbe nessun mistero in quanto “non è scomparso nulla, non c’è nulla da nascondere”. Dopo le parole dello stesso Orsato che rappresentano una svolta nella comunicazione tra arbitri e pubblico, la domanda sorge spontanea anche a noi: come è possibile che un direttore di gara sostenga che la vicinanza dell’azione non gli permetta di vedere chiaramente quanto mostrato dalla tv? Ci sembra piuttosto evidente invece come queste parole rappresentino un tentativo, piuttosto goffo peraltro, di arrampicarsi sugli specchi e di giustificare un errore a dir poco grottesco, in un momento decisivo per le sorti del campionato, che costò poi di fatto il terzo scudetto al Napoli, che il giorno dopo perse a Firenze per 3-0 dopo quella famosa notte nell’albergo toscano, che ancora oggi suscita facili ironie da parte chi, sminuendo l’incredibile lavoro di quella squadra, sostiene che un episodio, seppur decisivo, non possa impedire a dei professionisti di scendere in campo con la stessa voglia di vincere.

In parte è così, e non vogliamo certo trovare alibi oggi a tre anni di distanza da quel campionato, ma fateci almeno indignare per queste dichiarazioni di Orsato, che sminuiscono e offendono l’intelligenza di un intero popolo, ancora colpito emotivamente da quell’episodio che costò un sogno a chi di sogni, purtroppo, non è abituato a vivere…