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MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 2020 - CALCIO & FINANZA

LA NACION – IL CALCIO SOFFRE: TAGLI E PERDITE, MA GLI ALTI DIRIGENTI FIFA VIVONO SEMPRE NEL LUSSO


Gli uomini e le donne che occupano i 37 seggi del Consiglio FIFA continuano a ricevere stipendi che si aggirano intorno a centinaia di migliaia di dollari


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: La Nacion

In qualsiasi posto del mondo l’ industria del calcio lotta contro gli effetti finanziari  del coronavirus. Le leghe calcistiche fanno la conta delle perdita nella misura di centinaia di milioni di dollari. Gli stadi continuano ad essere vuoti. Si stanno dando permessi di lavoro ai membri del personale. E i giocatori, inclusi quelli dei club più ricchi, hanno accettato milioni di dollari di tagli e riduzioni salariali. Di certo esiste un gruppo che ha dimostrato di essere immune di fronte ai costi della pandemia: le alte sfere esecutive della FIFA.

Anche se la riduzione dei costi, il risparmio di risorse e le decisioni dolorose siano diventate la norma nella maggior parte del mondo del calcio, gli uomini e le donne che occupano i 37 seggi del Consiglio FIFA continuano a ricevere stipendi che si aggirano intorno a centinaia di migliaia di dollari e, per alcuni, arrivano fino a 250mila dollari quest’ anno, anche se la loro presenza è necessaria per tre riunioni. I dirigenti più in alto nella gerarchia, coloro che hanno più responsabilità, guadagneranno comunque di più; la FIFA paga 300mila dollari i suoi vicepresidenti.

Ed essere presenti è stato più facile quest’anno: data la restrizione  alla maggior parte dei viaggi internazionali,  (sempre fortemente sconsigliati), i membri della giunta hanno avuto bisogno solo di una connessione internet e un posto comodo per poter partecipare.

Per rispondere ad una domanda sulla mancanza di austerità tra i suoi leader, un portavoce FIFA ha detto che l’organizzazione aveva ottenuto tagli significativi nei costi, grazie alla riduzione dei viaggi e le riunioni virtuali, il che rendeva non necessaria una rivalutazione della remunerazione. "Non sono state necessarie ulteriori riduzioni importanti dei costi per garantre l’appoggio continuo della FIFA alla comunità mondiale del calcio durante la pandemia", questo il commento del portavoce.

Per le alte sfere esecutive, il lavoro della FIFA è nel dettaglio solo uno dei vari pagamenti considerevoli. Alcuni consiglieri nella giunta fanno parte anche dei consigli esecutivi degli organi reggenti a livello regionale, posizioni che offrono vantaggi significativi in termini economici.

Ad esempio, alcuni membri del comitato esecutivo UEFA, organo reggente del calcio europeo, percepiscono stipendi da 160mila euro all’anno (194mila dollari) e i vicepresidenti percepiscono 250mila euro (poco più di 300mila dollari). L’organo reggente del Sudamerica, la CONMEBOL, remunera i membri del suo consiglio esecutivo con 20mila dollari al mese, mentre la CONCACAF, organismo responsabile dello sport nei Caraibi  e Centro-Nordamerica, distribuisce 135mila dollari all’anno ai suoi funzionari più in alto nella gerarchia.

La dimensione di questi pacchetti remunerativi è uscita allo scoperto da poco, quando è emerso che Greg Clarke, che fu obbligato a rinunciare come presidente della Associazione Calcio in Inghilterra dopo aver fatto commenti inappropriati durante un’udienza del comitato parlamentare, ha ricevuto di più per i pochi giorni di lavoro svolti come vicepresidente FIFA anziché per il suo incarico principale come leader del calcio inglese. Clarke avrebbe guadagnato anche di più l’anno prossimo, quando si avrà il suo ingresso nel comitato esecutivo della UEFA.

Nonostante ciò, tra la FIFA e le sue sei confederazioni regionali, solo la UEFA ha implementato tagli alle remunerazioni dei suoi esecutivi in quest’anno: una riduzione del 20 percento per i tre mesi nei quali le sue competenze sono state sospese.

Senza dubbio, in un’epoca nella quale si aspetta che l’ industria del calcio si privi di migliaia di milioni di dollari e i campionati e i club grandi e piccoli affrontano sfide che ne minacciano il futuro, la decisione della FIFA di continuare a pagare stipendi netti a sei cifre per i suoi esecutivi ha attirato l’attenzione in una maniera sempre più importante. Solo  la scorsa settimana, il Barcellona ha annunciato che i suoi giocatori avvano acconsentito alla riduzione dei loro ingaggi, con la qual cosa il club risparmierebbe quasi 150 milioni di dollari.

"Ci hanno parlato tanto di solidarietà e che stiamo tutti nella stessa barca. Questo contraddice definitivamente quest’affermazione ", ha dichiarato Ronan Evain, direttore esecutivo di Football Supporters Europe, una organizzazione in favore dei gruppi di tifosi. Secpndo Evain, è stato chiesto ai tifosi di tutta Europa che si prendano carico di alcuni dei problemi che affliggono le loro squadre, in alcuni casi, dando per perduto parte del valore degli abbonamenti della stagione scorsa per le partite alle quali non hanno potuto assistere.

"In definitiva, è contraddittorio chiedere questo ai tifosi, mentre non tutti stanno contribuendo alla stessa maniera” ha affermato Evain.

Venerdì, il Consiglio della FIFA sosterrà l’ultima delle sue tre riunioni programmate per l’anno. Come le precedenti avverrà in videoconferenza.

Durante la pandemia, le chiamate sono state più brevi che mai, stando agli assistenti. La maggioranza dei membri non parla mai. Difatti, alcuni non hanno spiccicato una sola parola per anni, stando a quanto dicono membri di lunga data. Anche prima di riunirsi, il Bureau del Consiglio della FIFA, un gruppo più piccolo formato dal presidente dell’organizzazione, Gianni Infantino, e i presidenti delle sei confederazioni regionali, hanno già preso la maggioranza delle decisioni importanti. (Attualmente, l’Africa non ha un rappresentante nell’ organismo perché il suo attuale presidente è stato bandito dal calcio il mese scorso).

Ad esempio, nella riunione virtuale del venerdì, si chiederà a tutti i membri del consiglio che ratifichino le varie proposte – approvate dai principali leader lo scorso mese – che porteranno nuove protezioni e nuovi benefici ai calciatori, tra cui un minimo di 14 settimane di congedo per maternità. Si chiederà inoltre che siano autorizzate questioni disciplinari e di calendario – così come la liquidazione della società con una partnership alberghiera che la leadership della FIFA aveva accettato in precedenza – e che  è costata milioni di dollari all’organizzazione.

All’interno delle posizioni del governo sportivo, un posto nel Consiglio della FIFA è una delle sinecure più ambite al mondo. In anni normali, i membri viaggiano in aerei verso destinazioni esotiche ed alloggiano nei migliri hotel, e nelle riunioni dettagliate si limitano solo a sostenere il voto dei loro presidenti regionali. Ora invece che devono restare a terra, sembrerebbe che il loro unico sacrificio economico sia l’impossibilità di usufruire delle indennità disponibili in ognuno dei loro viaggi all’estero.

Nonostante ciò, molto oltre gli stipendi, lo stile di vita di cui godono i membri del Consiglio della FIFA si estende ad un accesso e a uno status privilegiati che il denaro non può comprare, incluso l’ accesso ai posti migliori  e alle partite più importanti.

Miguel Maduro, l’ ex presidente del comitato di governance della FIFA, ha menzionato che stipendio e benefici forman parte di un sistema che ricompensa la lealtà e garantisce che il potere sia concentrato in un piccolo gruppo di leader principali.

"Il discorso è che esiste una rappresentazione dal basso verso l’alto, un organismo nel quale ci sono rappresentanti eletti che in teoria discuteranno e delibereranno su temi cruciali del calcio ", ha commentato Maduro questa settimana. "Invece, come sappiamo tutti, non va così ".

Quando è stato chiesto ad un ex funzionario del calcio che si poteva fare per riformare un consiglio nel quale alcunu membri contribuiscono molto poco, la risposta è stata che un primo  passo sarebbe ridurre il numero di assenti in riunione. 

Una migliore opzione, però, sarebbe, secondo il funzionario, "far sì che tutti escano dall’ edificio, lasciando solamente i più capaci senza permettere che altri tornino ad entrarvi ".

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