A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews
Kalidou Koulibaly ha tenuto la sua conferenza stampa alla vigilia della gara di Europa League Napoli-Legia Varsavia.
Domani è già decisiva: finora le partite le avete vinte in tutti i modi, da dove attingere per vincere, cosa c’è da far megio e di più? Per me dobbiamo essere concentrati su una squadra che si chiude dietro e riparte benissimo e lo abbiamo anche visto. Sono al primo posto meritatamente e non è fortuna, han fatto bene le cose finora e domani verranno con le loro intenzioni: aspettare e ripartire. Noi dovremo essere attenti a non concedere e segnare al più presto e in caso contrario essere pazienti. Solidità dietro: è una partita da vincere assolutamente.
In campionato presi solo 3 gol, in Europa League già presi 5 gol: quale è la differenza? Non so, dobbiamo ancora trovare la soluzione, vero, abbiamo preso tanti gol in Europa League e questo mi dà fastidio perché abbiamo giocatori di livello. Non è solo la difesa che deve funzionare ma la testa, la squadra tutta, partire in solidità e non prendere gol. Poi coi fenomeni che abbiamo in avanti possiamo far gol, dobbiamo riprendere la solidità del campionato in Europa League, la chiave viene da lì, è un obiettivo primario. Personalmente non mi faccio tanti problemi perché abbiamo i giocatori giusti e da domani spero ritroveremo questa solidità.
Ti lusinga che Spalletti ti considera un comandante? Tante risate stamani: clima rilassato in allenamento: com’è lo spogliatoio azzurro? Mi fa piacere ma tutti i giocatori sono importanti ed è importante sempre dare il 100% per il Napoli, poi se il mister mi chiede di più per motivare la squadra io lo devo fare e sono anni che son qui, lo faccio di mio, ma il mister mi ha detto che la squadra ha bisogno di questo e io do quel che devo dare e tutti devono dare qualcosa di positivo. Quando si vince è sempre più facile, si vince e si perde tutti insieme, stiamo facendo bene e si vede sul campo: quando facciamo il torello ridiamo tutti, è serietà nel lavoro, dobbiamo continuare così ed esser pronti dall’inizio per la partita domani, poi si ride dopo, quando avremo vinto.
Curiosità: Spalletti alla vigilia della sfida alla Juve disse ‘ci vorrebbe un po’ di Koulibaly in ogni giocatore’. A Napoli ti chiamano K2 o KK oppure 3K. Ti piace? Poi un anno fa dicesti: questo è il gruppo più forte da quando sono arrivato, poi la delusione, ora è lo stesso gruppo, avete voglia di rivalsa per un anno fa? Vero, è uno dei gruppi più forti, un anno fa ci sono stati tanti infortuni, ci son mancate delle cose, il mister quest’anno ha detto che questo è un gruppo di campioni e dobbiamo dimostrarlo in campo. Facile parlare negli spogliatoi ma se non lo dimostri in campo non serve a niente. Abbiamo in mente il vincere partita dopo partita e lo stiamo dimostrando e forse ho un po’ di ragione senza mancare di rispetto agli altri. Dobbiamo essere consapevoli che tutti vogliono vincere contro di noi. Piedi per terra, bello vincere ma anche correggere gli errori e facciamo bene. Bisogna continuare così per andare più in alto. Mi piace il K2 e 3K, ma la cosa più importante è vincere, il resto sono cose da spogliatoio.
Qual è la differenza tra le gare italiane ed europee, tra attaccanti di Serie A e quelli che giocano in Europa e quanto la scuola italiana ti ha permesso di migliorare e arrivare ai tuoi livelli fantastici. Serie A e Europa: ogni Paese ha il suo calcio, in Inghilterra c’è intensità, si corre, non gestiscono la partita come da noi. Con lo Spartak pure abbiamo fatto una buona partita almeno fino 60’, poi siamo crollati ma questa partita ci ha dato insegnamento sul calcio da giocare. Domani sarà una partita diversa con una squadra molto chiusa, ci dobbiamo adeguare agli avversari e giocare anche il nostro calcio. Io non ho problemi a cambiare registro. Per noi vincere è più importante, giocando al nostro livello possiamo vincere contro tutti. Scuola italiana, sono molto fortunato: ho imparato l’italiano a scuola non sapendo che sarei andato a giocare in Italia, da quando sono arrivato tutti i mister che ho avuto, a partire da Benitez, ognuno mi ha insegnato qualcosa, sono fortunato da difensore, in Italia ho imparato tanto, è una fortuna per un difensore, non dimentico quello che ho fatto prima. Tutto il misto mi porta ad esser quello che sono oggi e ne sono molto fiero.
Voi africani del Napoli giocate tutti in Nazionali forti che potranno andare fino in fondo in Coppa d’Africa: è importante arrivare primi nel girone per evitare lo spareggio del 17 febbraio? Importante la qualificazione nel girone, sarebbe un peccato non andare avanti: primi, secondi… faremo di tutto per esser primi, poi non dobbiamo pensare troppo lontano, alla Coppa d’Africa, prima c’è tanto da fare, restiamo concentrati sul presente. Dopo la qualificazione e la sosta ci penseremo. Far bene vincendo più partite possibili, magari tutte le partite fino alla sosta.
Hai superato l’amarezza di Firenze? Ti aspettavi provvedimenti più severi? Superata, ho tanti compagni di squadra che mi son sempre stati vicini e cosa più importante, sono arrivati tanti messaggi in Italia da giocatori e da personaggi pubblici che mi hanno fatto molto piacere. Quel che è successo al ragazzo mi dispiace… ma io non ho dormito due notti, pensavo anche di aver sbagliato anche io, mi dispiace tanto… ci sono tante persone che mi hanno chiamato anche da Firenze, anche per farmi incontrare questa persona… sarebbe un piacere per capire cosa è successo nella sua testa. Importante è andare avanti. Questa lotta in Italia la perseguo e si vede che stiamo andando avanti e andremo ancora avanti.
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