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SABATO 27 NOVEMBRE 2021 - INTERVISTE

INSIGNE: “HO DIEGO TATUATO SULLA GAMBA E NEL CUORE, UN ORGOGLIO PER NOI NAPOLETANI, CI HA VOLUTI E PORTATI IN ALTO!”


Il capitano azzurro ha concesso un’intervista a ESPN


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Lorenzo Insigne ha rilasciato una intervista televisiva alla ESPN in lingua spagnola. Il conduttore ha definito il capitano azzurro come “il più maradoniano di tutti, un lusso per noi averlo ai nostri microfoni”. Gli fa eco l’inviato a Napoli: “Davvero, il più affascinante con le sue 320 partite in maglia azzurra, cresciuto in queste strade di Napoli!”. E su Maradona aggiunge: “Tutti i napoletani conoscono Diego e tramandano questo messaggio di nonno, in padre, in figlio”. E ancora su Insigne: “Porta tatuato Diego sulla gamba e nel cuore. Ci ha dato una esclusiva, un gran piacere, perché non è un tipo che parla molto. Non parleremo della stretta attualità: contratto in scadenza, resta o non resta, parleremo di come ha vissuto questo momento, l’esperienza legata a Maradona”.

Grazie Lorenzo per il tuo tempo: sono giorni tristi per tutti, che cosa ti viene in mente?
Grazie a voi per il vostro invito. Per noi napoletani oggi è un giorno triste… sappiamo che Diego ha dato tanto a Napoli, a noi napoletani: ci ha fatto sognare, ci ha fatto vincere. Saremo sempre grati a lui e rimarrà per sempre nei nostri cuori.

Diego ha lasciato nel mondo tanti ricordi speciali di quando ha giocato qui, un’epoca magica, vissuta giorno per giorno da noi in Argentina. Ha  lasciato bellissimi ricordi…
Diego ci ha lasciato solo grandi ricordi, lo dimostra anche questo affetto che in questi giorni gli stiamo dando. Ripeto, è un giorno molto triste e si fa anche fatica a parlare perché per noi lui ha fatto tanto, si è messo contro tutti e tutto per difendere questi colori, questa città e ci ha dato tante soddisfazioni. Noi possiamo dirgli solo grazie!

Qual è stato il tuo primo contatto con Diego, quando hai saputo lui chi era: da un argentino, da tuo padre, da tuo nonno?
Io non me lo ricordo perché non c’ero… però lui ha dato un grande impatto a Napoli, perché dal primo giorno ha sempre manifestato questa voglia di giocare per il Napoli ed ha rifiutato anche tante altre squadre molto superiori al Napoli. Lui ha voluto essere qui con noi e portarci in alto. I ricordi che ho di Diego, di come me ne hanno sempre parlato, e me ne parlano tuttora, alla grande! In campo ma anche fuori del campo: si faceva voler bene da tutti ed ha dato una mano anche a tante persone che erano intorno a lui.

Hai un tatuaggio sulla coscia sinistra, il viso di Diego: quando ti è venuto in mente di farti questo tatuaggio, di portare con te, sul tuo corpo il ricordo di Diego per tutta la vita?
Ho sempre voluto farlo ma non avevo mai il tempo… poi c’è stato il momento triste di quando è venuto a mancare ed ho colto l’occasione perché voglio che sia sempre con me. Come ho detto prima lui per noi ha fatto tanto, è giusto che lui sia qui sulla mia gamba e lo porterò sempre nel mio cuore.

È incredibile vedere come questo messaggio vada di generazione in generazione: sei giovane, non lo hai visto giocare dal vivo…
No, come dici tu non l’ho visto ‘in diretta’, ho visto le videocassette, ed ora Internet, dove passano sempre le immagini di Diego… non lo dico io, lo dicono i fatti che tuttora è stato il giocatore più forte al mondo! Noi napoletani siamo fieri ed orgogliosi che abbia indossato questi colori, ci ha difeso e giocare al Maradona dove ha giocato Diego, ogni partita è una emozione incredibile che non si può spiegare… ogni volta che scendo in campo ho il suo ricordo ed è un’emozione incredibile.

Com’è stato il giorno in cui hai conosciuto Diego? Cosa ti è passato per la testa e nel cuore?
Una emozione incredibile…

È stato qui (a Castel Volturno ndr)?
Una volta qui ed una volta per un evento al Teatro S. Carlo. La prima volta è stata al Teatro S. Carlo ed ho fatto una foto abbracciato a lui…

È stata questa la prima volta?
Sì. Un momento indimenticabile.

Emozionante?
Molto! Infatti quando poi ho preso il taxi per tornare, poi a casa con mia moglie ho cominciato a piangere avendo visto Diego da vicino, un eroe per noi, è stata una emozione grande, forte…

E lui cosa ti disse?
Mi ha abbracciato, non abbiamo avuto modo di parlare, c’era tanta gente e, giustamente, era Maradona ed era pieno di gente tutto intorno. Ma anche se non ci ho parlato è stata una grandissima emozione!

Alla luce di questa distanza geografica, culturale, come hai visto tutti i problemi di Diego nel tempo e, nel finale, la sua morte: quando è arrivata la notizia, chi te lo ha detto?
Quando è arrivata la notizia è corsa subito per i vari social, i siti del Napoli, tutto il mondo… è stata una notizia scioccante non solo per noi napoletani ma per tutto il mondo…

E per te Lorenzo, viste le tante fake news?
Lessi la notizia, poi chiamai in società e mi confermarono… fu un duro colpo… ci sono rimasto malissimo e sono scoppiato in lacrime… uno come Diego che ha fatto tanto per noi… è come uno di famiglia per noi… un duro colpo… se le cose fossero andate meglio… non so realmente come siano andate le cose, non entro nel merito, ma penso che poteva stare ancora qui con noi, questo voglio dirlo. .

Molti napoletani lo dicono: è difficile sapere…
Infatti credo che la verità non la sapremo mai. Leggo le notizie e fanno fatica i familiari e noi non possiamo sapere nulla. Questo, giustamente, fa ancora più male. L’importante è che sia sempre nei nostri ricordi e non lo dimenticheremo mai!

Adesso c’è lo stadio, le statue, due: un grande tributo che fa il Napoli, un club che nel tempo è cambiato, è cresciuto. Magari oltre allo stadio, alle statue anche la strada: Diego fa parte di Napoli.
Penso che anche senza lo stadio e la statua fa sempre parte di noi: in ogni angolo della città c’è una foto di Diego, nei bar, dappertutto c’è la faccia di Diego! Se fosse stato vivo a vedere le sue statue, stadio e il resto, sarebbe stato ancora più bello, se lo avessimo fatto con lui vivo intendo. Ma come si dice, nella vita meglio tardi che mai e lui da Lassù sarà sicuramente orgoglioso di noi napoletani.

Tanta distanza culturale e geografica ed è complicato… se Diego avesse abitato a Napoli, ci sarebbe stata la possibilità di vederlo ancora vivo, per una situazione diversa?
Se avesse abitato a Napoli non penso che avrebbe potuto camminare tranquillo per strada! Diego è sempre Diego… ma penso che, al di là di questo, so di essere ripetitivo, ma per noi napoletani non cambia nulla, perché per noi napoletani lui ha sempre abitato qua. Quando era in vita, ogni intervista che faceva, in ogni cosa che faceva, parlava sempre di Napoli. Per noi è solo un orgoglio e lo ameremo per sempre!

Ti capita quando ti guardi la gamba, quando parli con gli amici pensare o dire: non ci credo che se ne sia andato?
Eh questo sì…

Difficile da accettare…
Ancora oggi non capiamo come sia stato possibile… sono cose nelle quali non possiamo entrare, nel merito intendo, possiamo solo dimostrare il nostro affetto in questo giorno triste. I napoletani lo stanno facendo e continueremo a farlo ogni anno.

Lorenzo, Italia campione d’Europa, Argentina campione di Sudamerica: ti piacerebbe giocare un piccolo anticipo di Mondiale?
Penso sia stata la mano di Diego… il trionfo di Italia ed Argentina è stato una grande emozione. Ci sarà sicuramente la partita per questo grande trofeo  e spero sarà  un grandissimo evento per ricordare Diego.

Nello stesso fine settimana la vittoria dell’Italia a Wembley contro l’Inghilterra e dell’Argentina al Maracanà contro il Brasile…
Penso ci sia stata questa mano che Diego ci ha dato a noi e all’Argentina e questa è una cosa che mi riempie di orgoglio.