IL DESTINO DI LOBOTKA È CAMBIATO?

Il Napoli  nell’andata di Europa League ha pareggiato a Barcellona contro i blaugrana allenati da Xavi, dopo aver disputato un gran primo tempo, i, con molti tifosi che hanno tentato di avere accesso ad offerte esclusive per cercare biglietti per  essere presenti a questo evento storico, A centrocampo mancava una pedina fondamentale come il centrocampista Stanislav Lobotka, giocatore che sa coniugare intelligenza calcistica ad una capacità di girare la palla con i giusti tempi e tanta qualità.

Arrivato in azzurro nel 2019, sta sfruttando lo spazio concesso da Spalletti che ha dimostrato fiducia nel giocatore, che però purtroppo spesso non può scendere in campo perché vittima di numerosi infortuni.

Durante una recente intervista ha voluto ringraziare pubblicamente l’ex beniamino dei tifosi partenopei e suo connazionale Marek Hamsik che si è mosso in prima persona, consigliando al DS Giuntoli, di puntare su di lui. Con Gattuso, dopo un periodo di adattamento legato all’arrivo dall’estero e la pandemia che ha scombussolato molti club, non ha reso secondo le aspettative, ma il tempo sta dando ragione alla scelta della società.Se qualche mese fa il rinnovo non era nei piani, adesso dopo aver maturato esperienza in un campionato difficile e ricco di ostacoli, come la Serie A, con la squadra in lotta per uno storico scudetto che manca da tanti anni, addirittura questa idea potrebbe trasformarsi in realtà.

Con la nazionale della Slovacchia ha giocato 33 partite, venendo convocato per gli Europei dove però è sceso in campo solo nella disastrosa partita contro la Spagna terminata 0 a 5, che ha visto trionfare i giallorossi allenati da Luis Enrique.

La carriera di Lobotka

Lobotka nasce a Trencin il 25 Novembre 1994 e proprio con la squadra della sua città farà il suo esordio tra i professionisti, iniziando il percorso dalle giovanili, da bambino, che lo ha visto poi esordire nel campionato di Serie A della Slovacchia. Si mette subito all’opera e dopo 5 partite risalenti alla stagione 2011-2012, ottiene la conferma con mister e società che decidono di dargli ancora di più fiducia, concedendogli una maglia da titolare l’anno successivo, nel quale collezionerà una trentina di presenze.

Per migliorare ancora e dimostrare il suo valore ha bisogno di maturare ancora di più, sia come uomo che  come calciatore e così sceglie di abbandonare il suo paese dove ha sempre vissuto, per trasferirsi in Olanda. L’Ajax, società da sempre attenta ad ingaggiare giovani calciatori con profili interessanti, lo prende in prestito per una stagione, ma lui giocherà solo con la formazione della primavera. Nonostante 30 presenze con 3 gol, qualcosa non funziona e così il calciatore a fine anno torna a casa.

Nel 2014 gioca di nuovo nel campionato slovacco, prima di riprovare a vivere una nuova esperienza all’estero. Questa volta il centrocampista prepara le valigie in direzione Danimarca, con il Nordsjaelland che lo accoglie a braccia aperte.

Qui disputa due stagioni trovando continuità e facendo esperienza, attirando l'attenzione degli osservatori del Celta Vigo (storico club spagnolo) che decide di acquistarlo.

Tre anni in Liga ed ecco che arriva la chiamata del Napoli.

Napoli: cos’è cambiato da Gattuso a Spalletti?

Il centrocampista è stato acquistato per una cifra importante, 20 milioni  di euro più 4 di bonus ma il suo ambientamento non è stato  uno dei migliori. Qualcuno dice che è arrivato in Serie A fuori forma, mentre altri dicono che ci sono stati dei litigi con Gattuso che non lo vedeva molto, preferendo dare la maglia da titolare ad altri giocatori. Lo slovacco è sembrato essere triste, sentendosi fuori dagli schemi, poi però le strade tra il mister e il Napoli si sono separate . Il presidente Aurelio De Laurentiis sceglie di affidare la panchina degli azzurri a Spalletti, con Lobotka che si fa trovare pronto sfruttando le opportunità che gli concede il nuovo allenatore. Partita dopo partita ritrova fiducia, iniziando a mostrare il suo valore con continuità.

Il commento di Rafael Kedzior

“Ora Napoli sta vedendo il vero Lobotka, quello che tutti si aspettavano di vedere quando arrivò in azzurro. Non è facile capire perché ci abbia messo tanto, è necessario adattarsi per un calciatore che arriva da fuori. La differenza l'ha fatta Spalletti in due modi: dandogli diverse chance di essere chiamato in causa, oltre a  proporre uno stile di gioco che esalta le sue caratteristiche”

Questo è  il commento di Rafael Kedzior, membro dell’entourage di Lobotka.