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MARTEDÌ 28 SETTEMBRE 2021 - REDAZIONALE

IL NAPOLI DI SPALLETTI: I 5 PUNTI DI FORZA SU CUI INSISTERE


Ecco i meriti del tecnico toscano


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

Un ottimo avvio di stagione è valso al Napoli una classifica che non si vedeva da un bel po' di tempo, ma soprattutto una rinnovata convinzione nei propri mezzi. A tre anni di distanza dalla grande bellezza firmata Maurizio Sarri, oggi in panchina siede un altro toscano, in grado, finalmente, di coniugare ciò a cui i tifosi di ogni squadra tengono di più: bellezza e concretezza. A tutto questo si uniscono le motivazioni dei vari giocatori in rosa, un mix tra giovani e anziani, matricole e senatori.

E i meriti di Luciano Spalletti quali sono? Da quando Luciano da Certaldo è sbarcato a Castel Volturno, a beneficiarne è stata soprattutto l'atmosfera: tanta convinzione e un buonumore generalizzato che fanno sognare e che fanno sì che sognare sia bello e non soltanto un peso. E poi in campo si assiste a una trama di passaggi che tende alla porta avversaria e non all'infinito, come accadeva ai tempi di Sarri. Insomma, a fare la differenza è stato un cambiamento netto di mentalità: è da qui che è partita la rivoluzione. Riassumibile in quel centravanti che mancava.

A sbrogliare la matassa, anche durante le partite più complicate, è spesso il giocatore più rappresentativo della squadra e, nella maggior parte dei casi, quello che gioca più vicino alla porta avversaria. Victor Osimhen è esattamente il centravanti che mancava al Napoli, almeno da due anni a questa parte. Il gigante rapido e forte fisicamente cui Spalletti continua a dare lezioni di disciplina e di tattica. Osimhen deve imparare a smarcarsi, a far distendere la squadra e, soprattutto, a contenere la sua esuberanza. Ma a quanto pare le lezioni di Spalletti stanno dando i loro frutti.

La miglior difesa

Il Napoli attacca tanto, ma incassa meno gol che in passato. Nonostante alcune prove non esaltanti di Manolas, che in estate sembrava destinato a tornare in Grecia, la difesa ha ritrovato l'equilibrio che forse era mancato negli ultimi due anni. A guidare la linea difensiva è ancora Koulibaly, in grado di trasmettere ai compagni di reparto (e non solo) una sensazione di assoluta padronanza degli eventi. Finalmente si scorgono organizzazione e cognizione di causa, insieme a una lucidità che consente alla squadra di soffrire e di risollevarsi immediatamente, spesse volte piazzando il colpo del ko. E quando gli avversari cominciano a concedere un po' di più, giù a valanga.

Rosa ampia e profonda

La squadra è pressoché identica allo scorso anno: è arrivato Anguissa ad irrobustire il centrocampo, mentre sono rimasti Koulibaly, Insigne, Fabian Ruiz e Zielinsky. La differenza principale sta nell'umore, oltre che nella ritrovata convinzione. Spalletti sta garantendo risultati e spettacolo, ovvero tutto ciò che serve per rinsaldare un gruppo che, con Ancelotti prima e Gattuso poi, aveva lasciato intravedere grosse e preoccupanti crepe.

Gerarchie flessibili

A parte lo zoccolo duro dei titolari, di cui Spalletti non fa mai a meno, ci sono almeno 6/7 giocatori pronti a subentrare e a fornire un contributo spesso determinante. Spalletti ha fatto capire ai suoi che chi parte dalla panchina gode esattamente della stessa considerazione e fiducia dei titolari. In estate, l'allenatore toscano aveva chiesto a Petagna e Ounas di non andar via (almeno fino a gennaio), ed entrambi danno il massimo ogni volta che subentrano. Rrahmani ha sostituito Manolas in difesa, mentre le ali d'attacco si alternano spesso per sfruttare al meglio la loro freschezza. A prevalere è il gruppo e non più il singolo!

Poche lamentele e tanto lavoro

Come leggiamo su questo sito, Luciano Spalletti non è disposto ad ascoltare le lamentele dei suoi giocatori. Non è abituato a fornire alibi, né alla squadra né a se stesso. Tutto ciò a costo di risultare antipatico a qualcuno, come già accaduto in passato. Ma Spalletti è fatto così: pretende il massimo da tutti, sia in campo che fuori. Inoltre, ha già dimostrato con i fatti di non temere infortuni e cali di condizione, concedendo piena fiducia a chiunque dimostri impegno e costanza durante la settimana.