A cura di: Maria Villani
Fonte: Il Mattino
Detto, fatto. Serviva continuità al Napoli e gli azzurri rispondono presente. I campioni d'Italia sbancano Lecce, si rilanciano in classifica e mandano un altro messaggio al campionato.
Il messaggio arriva anche e soprattutto dalla panchina e dalle scelte di Garcia che si affida ad un ampio turnover, preferisce risparmiare Osimhen e Politano, lanciando nella mischia Simeone e Lindstrom con Kvaratskhelia a completare l'inedito tridente. Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. Al via Del Mare, in quello che la classifica indicava come uno scontro diretto, è arrivata un'altra prova maiuscola della truppa di Garcia brava a battere bandiera corsara, costringendo i salentini alla prima sconfitta casalinga della stagione (dopo tre vittorie di fila davanti al proprio pubblico.
Tre reti su quattro, insomma, sono arrivate dalla panchina. Ma le risposte sono arrivate dalla squadra. Il Napoli di Garcia si è mostrato camaleontico, capace di cambiare pelle a seconda degli interpreti in campo.
Squadra più vocata al palleggio nei primi 45' con i tre moschettieri del centrocampo abili a cucire e rattoppare e implacabile sulle ripartenze a caccia della profondità nella rirpresa, sfruttando le doti di Osimhen. Il Lecce ha provato a recitare il ruolo della sorpresa che voleva mettere il bastone tra le ruote ai campioni d'Italia, ma la differenza tecnica ed anche una condizione fisica che sta crescendo vistosamente in casa azzurra hanno fatto la differenza.
Eccezion fatta per qualche sporadica azione in ripartenza e per un avvio a spron battuto (trascinati dai 30mila del Via del Mare), i padroni di casa hanno dovuto arrendersi allo strapotere azzurro. Nella ripresa i salentini hanno recriminato per una rete annullata a Strefezza (il fallo di mano di Krstovic però è stato immortalato dalle telecamere), salvo poi fare poco o nulla evitare il tracollo.
Il Napoli dal canto suo ha di fatto chiuso le danze con il raddoppio di Osimhen (splendida l'azione e l'assist di Kvaratskhelia) ad inizio ripresa per poi gestire e punire nel finale con gli altri due nuovi entrati: prima Gaetano ha fatto secco Falcone con un destro dal limite dell'area e poi Politano – in pieno recupero – ha spiazzato il portiere su rigore (per fallo di ramadani su Gaetano). Gol, match, partita. Il Napoli c'è. E adesso testa, gambe e cuore alla partitissima di Champions con il Real Madrid di martedì prossimo al Maradona.
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