A cura di: Maria Villani
Fonte: FIGC
“Stiamo lavorando in sinergia con le istituzioni, sono moderatamente ottimista”. Queste le parole di Gabriele Gravina nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione odierna del Consiglio federale, nel corso della quale il presidente della FIGC ha informato i consiglieri sulle interlocuzioni intrattenute con il ministro della Salute Roberto Speranza, con la sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali e direttamente con la presidenza del Consiglio dei Ministri per la definizione della presenza del pubblico nelle quattro gare di EURO 2020 previste allo stadio Olimpico di Roma. La Federcalcio comunicherà prontamente l’esito della decisione del Governo italiano non appena gli sarà indicata la percentuale richiesta dalla UEFA, comunque entro la giornata di lunedì 19 aprile.
“Non abbiamo molti giorni a disposizione – ha sottolineato il presidente federale - anzi abbiamo solo poche ore. Entro il 18 dobbiamo dare una risposta in vista dell'Esecutivo UEFA del 19 aprile: la nostra risposta è sì, speriamo che lo sia anche quella del Governo. Capisco le preoccupazioni di chi si limita alle analisi dei dati attuali, ma dobbiamo avere coraggio e per questo ci dobbiamo proiettare all'11 giugno, con l’idea che l'Italia possa ripartire. L’UEFA richiede il 25% della capienza dell'Olimpico, sono 16 mila spettatori scarsi: si tratterebbe di soggetti vaccinati, con tampone negativo o che hanno già avuto il Covid, peraltro sempre con mascherina e distanziamento”.
Sull’ipotesi di vaccinare la Nazionale in vista dell’Europeo, ha aggiunto: “Dobbiamo uscire da alcune false ipocrisie. Il vaccino serve a tutti gli italiani e tra tutti gli italiani ci sono anche i calciatori. Non possiamo pensare che a giugno non arriveremo ad un numero di vaccinati così elevato da poter permettere di vaccinarsi al gruppo squadra della Nazionale, composto da 50-60 persone. In quel momento tutte le categorie a rischio dovrebbero essere totalmente coperte”.
Gravina ha anche informato il Consiglio su quanto avvenuto nelle ultime trasferte della Nazionale, esponendo una dettagliata relazione sull’evoluzione dei contagi nel gruppo squadra dalla quale si evince la severa e rigida applicazione del protocollo per il contenimento del virus, come peraltro è avvenuto anche in occasione dei raduni e delle gare della finestra autunnale: “Sono i dati a dimostrare che il protocollo è stato rispettato, visto che fino al 31 marzo, data dell’ultima partita, tutto il gruppo squadra risultava negativo”.
Infine, il presidente federale ha annunciato di portare in discussione al prossimo Consiglio Federale nuovi principi informatori degli Statuti e dei Regolamenti delle Leghe Professionistiche circa la necessità di omogeneizzazione dei criteri sulla costituzione dei quorum costitutivi e delle maggioranze deliberative.
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