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DOMENICA 13 GIUGNO 2021 - INTERVISTE

ERIKSEN, IL CT DANESE HJULMAND: “DECISIONE UEFA SBAGLIATA: NON DOVEVAMO TORNARE A GIOCARE”


I miei giocatori messi duramente di fronte a due alternative: giocare la sera o l’indomani alle 12


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: The Sun

Il ct della Danimarca Kasper Hjulmand ha accusato la Uefa per aver messo i suoi giocatori di fronte ad una ‘dura scelta’ dopo il malore di Christian Eriksen ieri pomeriggio contro la Finlandia. Il tecnico danese non ha particolarmente apprezzato neppure la decisione di riprendere l’incontro dopo l’accaduto.

Dopo i brutti momenti vissuti da Eriksen e tutti i suoi compagni di squadra della Danimarca, le squadre sono rientrate in campo alle 20.30, la gara è stata vinta dalla Finlandia per 1-0. Nella serata di ieri Hjulmand ha dichiarato che gli sono state offerte due alternative: riprendere la partita nella serata oppure giocare la domenica alle 12. Dal canto suo Erisken avrebbe avuto un colloquio via Facetime con i suoi compagni ed avrebbe chiesto loro di giocare il resto della partita in quanto ‘si sentiva meglio’.

Ma Hjulmand è tornato sulla faccenda e non è stato particolarmente entusiasta della posizione nella quale sono stati costretti i suoi giocatori.

"Credo che sia stata una cosa sbagliata prendere una decisione con queste due alternative. I giocatori non sapevano se avevano perduto o no il loro caro amico, eppure hanno dovuto decidere (se giocare o no). Ho la sensazione che noi non avremmo dovuto giocare, avremmo dovuto semplicemente metterci sul pullman e vedere cosa ci avrebbero riservato le notizie i giorni successivi. È stato un messaggio duro: i giocatori sono stati costretti a prendere una decisione. La mia sensazione è che sia stato sbagliato mettere i giocatori in questa situazione. Sono davvero fiero di essere l’allenatore di una squadra che ha risposto nella maniera in cui ha risposto. Il calcio ha mostrato il suo volto più bello: spirito di squadra, compassione e amore, ecco che cos’è il calcio!". Hjulmand ha inoltre aggiunto che alcuni dei suoi giocatori non saranno pronti a giocare l’Europeo dopo il trauma.

'GIOCHIAMO PER CHRISTIAN'

"Cercheremo di ristabilire la normalità il più possibile a partire da domani. I giocatori hanno vari tipi di shock, trauma ed emozioni. Per alcuni di loro sarà ancora troppo presto per tornare a giocare a calcio. Cercheremo di ritrovare la normalità nel corso delle sessioni d’allenamento e poi dare il nostro meglio contro il Belgio. Christian era preoccupato per noi, per la sua famiglia. Ha detto di non ricordare molto e di essere più preoccupato di quello che stavamo facendo. Questo è Christian e dimostra la sua generosità. Christian è un giocatore mostruoso e lo è anche come persona. Il suo desiderio è che noi giochiamo. Si sente di poter uscire e giocare e si sente al meglio quando ha i piedi il più possibile vicino a un pallone. È stato bello vederlo sorridere e cercheremo di far quadrato e giocare per Christian".

Dal canto suo Peter Møller, direttore sportivo della Danimarca ha dichiarato: "Tutti noi amiamo il calcio ma il calcio non è certo la cosa più importante del mondo. Quando accade quello che è accaduto a Christian, quello è importante. Sono totalmente d’accordo con l’idea che la partita non si doveva giocare”.

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