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VENERDÌ 4 FEBBRAIO 2022 - ESTERO

EMILIANO SALA, PARLA MAMMA CARINA: “VOGLIO GIUSTIZIA, MIO FIGLIO È STATO DELUSO, INGANNATO, TRADITO!”


Parla la madre del giocatore a tre anni dal tragico incidente nel canale della Manica


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: La Nacion

Carina Sala, madre di Emiliano Sala, deceduto tre anni fa in un incidente aereo sorvolando la Manica da Nantes verso Cardiff, ha deciso di rompere il silenzio. Lo ha fatto in una intervista rilasciata a El Litoral.

“Chiedo giustizia; mio figlio è stato ingannato, potrei anche dire che è stato tradito”. Il 21 gennaio 2019, il mondo del calcio ha pianto la morte di Emiliano Sala. L’aereo sul quale viaggiava da Nantes verso Cardiff si è schiantato nel Canale della Mancha ed è stato ritrovato a 67 metri al di sotto del livello del mare, al nord dell’ Isola di Guernsey, dopo tre giorni di ricerca. Il corpo di Emiliano Sala è stato ritrovato, non quello del pilota, David Ibbotson. Il calciatore argentino aveva da poco firmato un contratto che lo avrebbe portato a giocare in Premier League.

“Voglio che si faccia giustizia, che il mondo sappia la verità… Emiliano era un bravissimo ragazzo, che credeva nelle persone… A Emiliano lo hanno tradito!”, ha sottolineato senza dettagli. Durante l’intervista si è parlato di quale fosse questa verità da esporre nel processo. “È molto difficile dirlo in pubblico. Come madre ho una intuizione. Potrei dire che (a Emiliano) lo hanno tradito. Ce ne sono diversi da prendere di mira.  

Voglio aver fiducia, ne ho bisogno…  nessuno mi riporterà mio figlio, ma voglio che paghino quelli che hanno organizzato questo viaggio, incluso il responsabile dell’aereo… L’aereo non era in condizione di poter volare ed il pilota che non è mai stato ritrovato, del quale non è stato ritrovato il corpo… è una cosa strana perché li cercavano entrambi e la famiglia del pilota non ha mai comunicato con me.

La cosa strana, molto strana, hanno ritrovato Emiliano ma non il pilota… Perché c’era Emiliano e non il pilota?… Mi hanno dato tante spiegazioni ma non sono riusciti a convincermi”. In seguito Carina ha ammesso di conoscere alcuni dirigenti del Nantes, ultimo club nel quale ha giocato il figlio ma “del Cardiff (dove doveva andare a giocare per il resto della stagione) non è riuscita a conoscere nessuno, sicchè non ho potuto parlare con loro… c’erano conversazioni, ma nel caso dei club allargano la cosa…”.  Ha spiegato di non riuscire a definire  le responsabilità nella contrattazione dell’aereo. “Non posso dirlo… non lo ha affittato Emiliano, lo hanno affittato altri per lui… non mi fido e voglio solo che sia fatta giustizia”.

La Sig.ra Sala ha ricordato l’ultima comunicazione con Emiliano “è stata fue quando era in aeroporto… mi disse: ‘Mamma, tra due ore arrivo in Inghilterra e ti richiamo’… e la chiamata non è mai arrivata … La prima cosa che pensai è che era molto stanco e che si era addormentato”. E sulle modalità dell’incidente “Eravamo in casa mia e mio figlio Dario lanciò un grido atterrito… un grido che mi risuona ancora agli orecchi, non lo potrò mai dimenticare, lo sento in ogni momento… Dario mi urlò: ‘Mamma, Emiliano è scomparso!’… un dolore immenso, non sapevo che fare, non ci potevo credere, sembrava una bugia, me lo negavo…”. Sull’organizzazione del viaggio di Emiliano il suo disappunto. “Non sono d’accordo su nulla…. Diciotto mesi di prigione per un tipo che organizza un viaggio con un aereo in quelle condizioni e con quel pilota…?… No, non sono per niente d’accordo”.  E per finire, circa una domanda su eventuali risarcimenti economici dopo la morte di Emiliano, trasferitosi dal Nantes al Cardiff per 17 milioni di euros, la Sig.ra Carina ha dichiarato: “No… dico solo che devono darmi tutto quello che spettava a mio figlio e anche per questo lotterò, perché è quello che lui avrebbe voluto, che io lottassi per quello che è suo. Non addebitiamo neanche l’assicurazione sulla vita. Chiedo solo giustizia… voglio solo che paghino quelli che sono responsabili dell’incidente e della morte di mio figlio”.

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