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VENERDÌ 12 AGOSTO 2022 - ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – 900 FOTO PER RACCONTARE 96 ANNI D’AMORE IN AZZURRO: LA MOSTRA AL CENTRO PARADISO RACCONTATA DALL’AUTORE


L’inaugurazione lo scorso 1 agosto, ora la mostra sarà permanente


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Dallo scorso  1 agosto è possibile ammirare una mostra fotografica che abbellisce le pareti, mal messe purtroppo, dello storico Centro Paradiso di Soccavo, che è stato il centro tecnico presso il quale si è allenato il Napoli di Maradona ma anche quello di Rudy Krol, Beppe Savoldi e Antonio Juliano. L’organizzazione è stata curata da un tifoso molto speciale: Waldek, o Walter come si fa chiamare quotidianamente. Walter è polacco ma ormai napoletano di adozione e di fede sportiva: tifa Napoli e lo fa con tutto se stesso, dedicando tempo, energie fisiche ed anche economiche. Lo incontriamo in un caldissimo pomeriggio di agosto e ci facciamo raccontare la mostra ed altre cose.

Waldek, vieni dalla Polonia e sei  un gran tifoso del Napoli: come mai?

A Napoli ci vivo da quasi 20 anni ormai, è casa mia. Sono sempre stato tifoso e mi piace molto il calcio, vivere qui. Fuori allo stadio io ci sono sempre, ed anche dentro, in alto, con le mie bandiere.

Hai organizzato una bellissima mostra di foto sulla facciata del Centro Paradiso…

Mi sembrava davvero una brutta cosa che le pareti del Centro Paradiso fossero spoglie… il Centro Paradiso contiene la storia, è storia del Napoli! Ed anche la zona: lì c’è la storia di Napoli. E’ un po’ lontano per tutti, per la gente comune, per gli ultras ed è più difficile arrivarci. Senza una macchina o un GPS, chi ci viene, chi trova il Paradiso? 

Ci sono foto di tutti i tipi: quanto tempo ci hai messo ad organizzare la mostra?

Tre mesi, tre mesi e mezzo. Ci è voluto tempo e ci sono voluti i soldi per preparare, stampare le foto e fare il montaggio.

Come hai raccolto tutte queste fotografie?

Le ho prese da Internet. Era l’unica cosa. È difficile parlare coi giocatori e chiedere loro di mandare le foto. Non ho nessuna mail… peccato che la foto più bella con Bruscolotti e Maradona su Internet non ci sia… le foto più belle non si trovano. Ce ne sono altre di più belle.

Non sei riuscito ad avere nessuna foto  da nessun calciatore?

No, è impossibile questo per me. Chi te le manda?

Eppure sei stato molto accurato nel preparare una mostra così, tutta a tue spese…

Diciamo che è stato amore.

Amore ma anche energia, tempo, soldi e dedizione…

Al momento  non lavoro, perché sto per andare in vacanza.

Che lavoro svolgi?

Muratore, badante, magazziniere, ho lavorato in spiaggia, ho lavorato anche come tinteggiatore per gli appartamenti.

Quanto ti è costata la mostra?

Non lo so ancora di preciso, non ho ancora fatto i conti.

C’è stato qualcuno che ti ha donato qualche fotografia?

No. Poi ho fatto la mostra per Diego tutta da me,  ho stampato le foto un po’ per volta, magari ho anche sbagliato qualche foto nel metterne una per una, ho sbagliato qualche data.  

La mostra è stata inaugurata il 1 agosto ed ora rimarrà a titolo permanente.

Sì sempre.

24 ore su 24?

Ci pensiamo perché nessuno ruba e nessuno rovina.

E all’inaugurazione della mostra è intervenuta anche Paola Maradona, la moglie di Hugo.

Sì, a Hugo ho dedicato anche una mezza parete della mostra. Anche fuori allo stadio e al quartiere ho fatto una dedica, ma qui è stata più bella e più grande.

Conoscevi Paola?

No, la conoscevo solo via social, come con la maggior parte delle persone. È anche un modo per incontrare più gente.

Sei tifoso del Napoli e hai speso tante energie per questa mostra: sono venuti a trovarti altri tifosi o capi tifoserie?

Ho diffuso degli inviti ma sapevo che sarebbero venute poche persone.

Anche il caldo non aiuta.

Non solo il caldo, direi che il problema principale è la lontananza. È lontano il Centro Paradiso.  Per venirci devi prendere una metro, una Cumana e poi fare un tratto a piedi. È lontano. Sono comunque venute delle famiglie, con dei bambini ed è venuta anche una TV spagnola.

Una TV spagnola?

Maradona ha giocato anche in Spagna. Ma comunque non volevo neanche troppa gente per via del permesso.

È stato difficile ottenere il permesso?

Per 200 persone per esempio è anche più difficile guardare, invece la polizia non ha fatto niente e tutto è andato a posto, non ho avuto problemi. Con più gente non potevamo sapere cosa sarebbe successo. Con più gente avrei dovuto pensare anche ai servizi, alle toilettes, per esempio.

Quante persone sono venute?

Un centinaio di persone al massimo, alcune con il motorino o con la macchina. Hanno fatto il giro  dei ragazzi. Hanno fatto le foto e via. Aspettiamo settembre magari per fare qualche altra cosa.

Cosa vorresti fare a settembre?

Non so ancora, ci voglio pensare. Voglio preparare qualcosa: la storia con Barcellona, con la Juventus, con la Champions.

Sempre su Maradona, qualcosa di più specifico?

Sì qualche storia più specifica. Il 1 agosto l’ho già fatto. Il 5 luglio l’ho fatto, quando è arrivato l’ho fatto, come pure quando ha vinto le Coppe. Mi mancano ora le foto dei giocatori vecchi.

Che intendi dire per ‘vecchi’: anni ’50 o ’60?

Qualcosa così l’ho  fatto con Vojak, Sivori e Juliano con la vittoria della Coppa delle Alpi, come pure ho fatto qualcosa per Napoli-Anderlecht che purtroppo il Napoli perse 2-0 (20.04.1977 ndr). Ci sono foto di Rosario Rivellino, tante foto di Salvatore Bagni, come pure tante foto di Antonio Carannante e qualcosa con Bruscolotti. Ci sono 4 o 5 immagini miste di giocatori vecchi, ce ne sono anche della stagione 1986-87 e della stagione 1989-90, una parte è dedicata tutta ai simboli e ai loghi del Napoli, un’altra parte è dedicata ai trofei. Una parte ancora poi è dedicata ai presidenti.

A partire da Ascarelli?

Ci sono tutti, sono troppo giovane per ricordarli tutti. Devo studiare sempre…

Come sei diventato tifoso del Napoli?

Mi piace il calcio. In Polonia sono tifoso della squadra della mia città, Rzeszów. E qui sono tifoso del Napoli.

Ma qualche giocatore in particolare ti ha fatto appassionare?

Semplicemente mi piace Napoli, mi piace sempre stare qua. Eppure sono stato anche a Roma, a Riccione ed in altri posti ma mi piace restare qui, non in altri posti.

E come sei arrivato in Italia?

Sono arrivato a Napoli e sono sempre voluto rimanere. In seguito sono andato altrove ma tornavo sempre.

A proposito di tornare: che ne pensi della questione Mertens?

Non è che mi piaccia molto. ADL vuol guardare solo ai soldi…

Avresti voluto ancora Mertens al Napoli?

Sarebbe rimasto per amore, con meno di 2 milioni, rischiando anche la salute. Poteva restare. La Juve gli aveva offerto 5 milioni e li ha rifiutati.

Si dice anche che Mertens sia andato via perché voleva giocare e a Napoli non era assicurato il giusto minutaggio per il Mondiale…

Non posso credere che non c’è posto per Mertens in una squadra, è impossibile!

Molti pensano che il contrasto sia stato con Spalletti, non con ADL.

Spalletti fa come dice ADL…

E secondo te la responsabilità di chi è?

Un po’ di tutti. Diciamo poi che una buona squadra deve avere una buona panchina. Senza una buona panchina non c’è  squadra. Vedi Politano? Senza di lui che si fa? Chi gioca? Forse Dries non voleva restare più tanto tempo in panchina. Ricordi Milik? Anche lui è finito in panchina. Poi ormai aveva accumulato un bel po’ di infortuni, troppi. Peccato… un ottimo giocatore. Ha segnato tanti gol anche al Marsiglia.

Come vedi il Napoli adesso?

Speriamo… speriamo che i nuovi innesti siano buoni. La squadra è ancora incompleta e il campionato è alle porte. Peccato aver perso Mertens…


Intervista a cura di Maria Villani.