A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Alla vigilia della
sfida di Champions League contro il Napoli, Gianluigi Donnarumma ha
parlato in conferenza stampa dalla City Football Academy, toccando diversi temi
legati alla sua nuova esperienza al Manchester City e alla partita contro gli
azzurri. Sulle parole di Pep
Guardiola, che lo ha definito un portiere destinato a restare a lungo,
Donnarumma ha commentato: “Ringrazio il mister, per me è un onore lavorare
con lui. Ho tanto ancora da imparare, il mio obiettivo è dare tutto me stesso
per la squadra. Venire qui è sempre stata la mia prima e unica scelta. Non
penso al futuro: sono felice al City e spero di restare per molti anni”. Sul gruppo e sul
rapporto con Haaland: “Oltre a essere uno dei migliori al mondo è
anche una grandissima persona, questo lo rende ancora più forte. Ho un ottimo
rapporto con lui, qui ci si sente come in famiglia: quando un compagno salva un
gol dobbiamo esultare come se fosse una rete. Questo spirito ci rende più
forti”. Sul suo gioco con i
piedi: “Cerco sempre di migliorare, soprattutto ora che sono con uno dei
migliori allenatori al mondo in questo aspetto. Serve leggere le situazioni: a
volte puoi giocare, a volte devi calciare lungo, dipende dal contesto”. Sul Napoli e le
difficoltà della sfida: “Conosco bene Conte, so come prepara le partite.
Sarà durissima perché il Napoli difende bene ed è molto pericoloso davanti:
Politano, Di Lorenzo, McTominay, Hojlund e gli esterni sanno creare occasioni
con grande velocità. Dovremo restare attenti per 95 minuti”. Dove può arrivare il
Napoli? “È una squadra fortissima, può andare lontano e lo spero perché sono
legato alla città. Non dico fino a dove per scaramanzia, ma ha tutto per
restare a lungo in questa Champions”. Sul suo legame con
Napoli: “Ho tanti amici lì, la mia famiglia è emozionata: mia mamma sarà un
po’ in difficoltà a tifare, ma spero che tiferà per me. Napoli sarà sempre nel mio
cuore”. Un futuro all’ombra
del Vesuvio? “Vediamo, nel calcio tutto può succedere…”.
Infine, una battuta
sul figlio: “Ho vissuto otto anni al Milan, sono legato sia ai rossoneri che
al Napoli. Sarà dura scegliere, quindi deciderà lui da solo”.
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