TORNA IN HOMESOCIETA'SQUADRASTAGIONECalciomercatoSTATISTICHECONTATTI



GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020 - NEWS

DIEGO JR, POLMONI COMPROMESSI DAL COVID: VUOL ANDARE DAL PAPÀ MA I MEDICI GLIELO VIETANO


Diego Jr ha lasciato il Cotugno ed è a casa ma deve rispettare una severissima terapia medica


 
     
0


A cura di: Maria Villani
Fonte: Journo.it

Oggi mi sento bene, sono in attesa dell’esito del tampone, piano piano, un passo alla volta e questo incubo sarà solo memoria”. E Diego Maradona Junior in queste lunghe settimane di passi ne ha fatti tanti. Colpito duramente dal Covid, tra il dolore e la paura è andato avanti. Senza mollare mai, senza perdere la fiducia. Anche durante le notti in cui non riusciva a dormire, anche quando respirare era difficile. Ha lottato per vivere, ha lottato con l’aiuto dei medici del Cotugno, in primis Roberto Parrella. Ha lottato per la moglie, per i figli, per la mamma, per il suo papà e per tutte le persone che credono in lui, che gli vogliono bene. Tante, tantissime persone.

“Questo virus è l’inferno, sospira. Difficile raccontare, ma Dio è grande”. Gli occhi gli sorridono mentre gli apparecchi lo aiutano ancora a respirare. È felice Diego, vuole solo tornare a casa. Si sente decisamente meglio. Vuole solo riabbracciare la moglie e i figli e portarli al più presto dal padre. È questa l’unica cosa che vuole. “Mi sento veramente meglio, presto rivedrò papà e i miei fratelli. Mi mancano molto. È felice Diego, sono le cinque e una manciata di minuti in Italia. La televisione è accesa nella stanza di Diego, lui l’ascolta svogliatamente. Poche parole attirano la sua attenzione: “Il più grande giocatore di sempre Diego Armando Maradona è morto. Nella sua casa di Tigre per un arresto cardiocircolatorio”. Il terrore, lo smarrimento. Un attimo di silenzio, solo un attimo. Cerca di difendersi dal dolore. Forse è un sogno, un incubo, uno sbaglio. I suoi occhi cercano la verità. Nessuno osa dire nulla. Cerca la moglie al telefono.

Ora è solo, immobile, si sente in trappola, preda del dolore. Non c’è verso di fermare quel continuo avvicendarsi di emozioni. Rabbia, dolore, distruzione, tutto perde di senso. Vuole solo scappare, vuole solo andare da suo padre. Vuole solo riabbracciare il grande Diego Maradona, dirgli che gli vuole bene.

“Devo fare qualcosa, devo partire, andare in Argentina, fatemi uscire, fuori, fuori di qui. Portatemi a casa, devo andare da mio padre”. Cominciano i messaggi, i medici non sono d’accordo a dimetterlo. Il tampone è negativo ma i  polmoni sono compromessi. Diego Maradona Junior non è un problema ma un pericolo per la salute degli altri ma ora vuole rischiare la vita per dare un ultimo saluto al papà, il grande Diego Maradona suo padre. “Forse è il caso di rimandare qualsiasi decisione. Bisogna riflettere” gli consigliano. Ma Diego non ha la serenità per riflettere. Il dolore più terribile per lui diventa doppio. Il lutto e l’impossibilità di andare a salutare papà. Perché se Diego Jr lascia il Cotugno con i polmoni compromessi non rischia la vita, ha ottime possibilità di morire. Perché se è vero che il suo cuore è vivo e forte e lo vuole trascinare a forza dal padre in Argentina, i suoi polmoni sono compromessi e non ce la faranno. È questa la tragedia più grande, un dolore  indicibile  per questo ragazzo che lotta per la vita in ospedale e deve tenersi dentro il dolore più grande: non poter salutare il padre.

Da qualche ora Diego Jr è a casa sua. Si è negativizzato. Non ha più il Covid ma resta una polmonite bilaterale da curare. I medici lo hanno dimesso. Peraltro servono posti al Cotugno. A Diego però hanno lasciato prescrizioni che deve osservare in maniera diligente perché con la polmonite bilaterale non si scherza. Diego Maradona Jr deve rimanere chiuso in casa sua per almeno dieci giorni. E deve assumere i medicinali che gli sono stati prescritti  e tenere sotto controllo saturazione dell’ossigeno che al momento è buona. Insomma, per capirci, non ha il Covid ma danni devastanti che dovrà curare. Polmonite in primis.