A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
Dopo giorni di polemiche e tensioni il Napoli ha voltato pagina. Il 4-1 con l’Udinese ha confermato le buone sensazioni che la squadra aveva dato a Bologna, ha visto il ritorno innanzitutto di Kvaratskhelia e, soprattutto, ha chiuso il caso Osimhen. Le ore che avevano preceduto la partita erano state di una tensione incredibile con la storia del video su TikTok.
L’attaccante era apparso nervoso in un video al suo arrivo in hotel per il ritiro prepartita ma in serata aveva già parlato con i suoi compagni e Garcia lo ha confermato tra i titolari. Restava, comunque, il dubbio sulla reazione del Maradona, che ha optato per dargli affetto. Osimhen ha ricevuto un’ovazione svariate volte nel corso di un incontro che i partenopei hanno dominato, soprattutto grazie a un Kvara in uno stato di grazia: il georgiano, al 19′, ha ottenuto un rigore, trasformato poi da Zielinski. Venti minuti dopo, Osimhen ha siglato il 2-0 ricevendo un passaggio in verticale da Politano, l’abbraccio dei suoi compagni e gli applausi del Maradona.
La serata in campo per lui è terminata al 63′, quando Garcia lo ha sostituito ancora una volta con Simeone, questa volta, però, non ci sono state tensioni: il nigeriano ha salutato con affetto i compagni, il mister e tutta la panchina, ricevendo in cambio un’altra ovazione. Chiuso il discorso che riguardava lui, restava invece da regolare quello riguardante il tema di Kvara, che non segnava un gol da marzo. Dopo due conclusioni stampatesi sul palo, il georgiano ha rotto la maledizione segnando un golazo dei suoi, spiazzando il portiere con una finta e spingendo il pallone tra i pali. E lì è poi arrivato l’unico segnale di vita dell’ Udinese, che ha accorciato le distanze con Samardzic all’80′, un minuto dopo, però, il Napoli ha chiuso la pratica siglando il 4-1 con Simeone, che di testa ha concluso in rete un cross di un Kvara scatenato. Insomma, una serata perfetta.
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