A cura di: Maria Villani
Fonte: Daily Mail
Aurelio De Laurentiis ha rilasciato nella serata di ieri una lunga intervista al Daily Mail. Al tabloid britannico il presidente azzurro ha rivelato di star lavorando su una proposta da lui stimata nella cifra di 10 miliardi di euro (8.5miliardi di sterline). Pur non concordando con la proposta della Superlega europea, De Laurentiis crede che il fascino della vittoria di Champions o Europa League costringa i club a spendere oltre i loro mezzi nella corsa per poter restare competitivi — ed il gioco, come si suol dire, non vale la candela. È il motivo per il quale De Laurentiis vuole una lega pan-europea più lucrativa, nella quale la qualificazione sia basata sulle performance dei club più che sulla formula nello stile della Superlega, dove le squadre sono invitate a competere, indipendentemente dal piazzamento nei rispettivi campionati.
“Il sistema non funziona più. La Champions e l’Europa League non generano ricavi sufficienti per giustificare la partecipazione dei club. Per essere competitivo, devi avere più top player. Il che vuol dire che devi spendere di più e i soldi che provengono dalle competizioni europee non corrispondono agli sforzi fatti. Ecco perché i club devono necessariamente parlarsi per giungere ad un torneo più moderno e lucrativo per tutti. Dobbiamo ridurre il numero delle partite riducendo i campionati per tutta l'Europa. E creare anche una lega europea con un sistema d’ingresso che sia democratico, basato sui piazzamenti raggiunti dalle squadre nei loro campionati nazionali. Ho esaminato un progetto che potrebbe apportare 10 miliardi al calcio europeo, ma abbiamo bisogno di disponibilità e totale indipendenza”.
De Laurentiis acquistò il Napoli nel 2004 quando il club era in notevoli difficoltà finanziarie e lo riprese dalla Serie C. dopo la morte di Diego Maradona l’anno scorso, ha contribuito a intitolargli lo stadio. Il Napoli ritornò presto in Serie A e, pur non avendo finora vinto nessun titolo nazionale (mentre con Maradona il club ne ha vinti due), la squadra è rimasta stabilmente tra le prime della classe nel campionato italiano. In questa stagione la squadra viaggia a punteggio pieno dopo tre giornate, l’ultima delle quali contro la Juve con la quale ha vinto per 2-1 sabato scorso. Si è trattato di un test molto serio in vista della gara di Leicester dove il Napoli potrà avere Osimhen e Ospina a disposizione nonostante i loro recenti viaggi di ritorno da Paesi in zona rossa da Covid.
De Laurentiis è un ammiratore del calcio inglese: "Noi italiani dobbiamo imparare dal calcio inglese. Se non cambieremo le regole del gioco, migliorandole, per rendere il calcio uno spettacolo migliore, i giovani ci abbandoneranno e il calcio non sarà più parte centrale delle nostre vite. Le mie ricerche mi riferiscono che i ragazzi di età compresa tra gli 8 fino ai 25 anni, non guardano più il calcio e preferiscono giocare con gli smartphone che hanno trasformato completamente i nostri ragazzi. Con questo non voglio dire che morirà l’abitudine di andare a vedere le partite allo stadio, ma ora abbiamo uno ‘stadio virtuale’, che può attrarre milioni di persone che competono fra loro. E chissà, magari riusciremo a riportarli allo sport più grande, più influente al mondo”.
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