A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Kevin De Bruyne, centrocampista del Napoli, è stato presentato in conferenza stampa da Dimaro. Di seguito le parole del campione belga. I tre motivi per i
quali hai scelto Napoli? "Dal punto di vista della competitività è il posto
migliore per me. Ho la possibilità di dimostrare le mie qualità. Cambia
parecchio rispetto all'Inghilterra, ma anche questo mi rende entusiasta. Napoli
era la scelta migliore per me, il motivo principale è perché volevo dimostrare
di poter giocare ad alto livello. Sono rimasto entusiasta del progetto del Napoli". Quali sono le tue
aspettative sulla Serie A? "Ci sono tante squadre con qualità ma il nostro
obiettivo è di fare bene su tutti i fronti. Speriamo di piazzarci più in alto
possibile e fare un bel percorso nelle coppe. E' il momento di adattarmi, il
Napoli cambia parecchio rispetto a quanto sono abituato. La Serie A è un
campionato competitivo ed una esperienza nuova per me". Cosa ti ha spinto a
fare questa nuova esperienza? "Ho passato una vita in Premier, sarò un giocatore del
City a vita ma cercavo una nuova sfida. Questo progetto mi offre la possibilità
di poter giocare ancora ad alto livello. Il Napoli è campione d'Italia ma sta
investendo tanto, sta gettando le basi per il futuro. Credo di poter dare il
mio contributo sperando che la squadra possa crescere. Io imparerò un nuovo
stile di gioco e conoscerò un nuovo campionato". Quant'è stato
importante Lukaku, compagno di squadra in nazionale col Belgio? "Ho chiamato sia Lukaku che Mertens per la città, la
squadra e l'ambiente. Mi hanno dato informazioni ma alla fine è stata una mia
decisione, presa con mia moglie e con i bambini. Romelu è rimasto contento
quando ha saputo che sarei arrivato qui. Mi facilita questa scelta, ma è stata
una mia decisione al 100%. Però chiaramente mi sono informato". Che emozioni hai
provato nell'allenarti con i pantaloncini con il numero 10? "Sono rimasto sorpreso all'inizio, perché sapevo che
questo numero era di Maradona ed era stato ritirato. E' stato un bel gesto, un
onore. Non credo che mi dia più responsabilità, quando si gioca in una società
come questa la pressione c'è sempre. Maradona è una leggenda, ha fatto la
storia: sono grato e orgoglioso ma io voglio essere me stesso". Sei rimasto più
sorpreso o intrigato in fase di trattativa della chiamata del Napoli? "Il Napoli ha presentato il suo progetto, è molto
diverso rispetto a quello a cui ero abituato. Il Napoli è stata l'opzione
migliore sotto tutti i punti di vista. Anche per quanto riguarda lo stile di
vita". Che impressione ti ha
fatto Conte? Differenze con Guardiola? "Non ho parlato ancora molto con l'allenatore, abbiamo
fatto un paio di sedute in campo in cui ci siamo parlati, ma in campo. Lo
conosco perché ha allenato Chelsea e Tottenham in Premier, anche se allora
giocava a cinque ed è diverso rispetto al nostro modulo attuale. So che è molto
tattico. Il fatto che un allenatore di questo calibro, uno tra i migliori degli
ultimi dieci anni, è un gran bel segno. Credo di poter imparare tanto con lui,
ma finora abbiamo fatto solo due sedute. Ora mi sto guardando intorno, vedo
cosa fa la squadra. Credo che a inizio campionato sarò pronto, sfrutto questo
tempo per vedere come funziona la squadra, come lavorano allenatore e staff, in
5-6 settimane sarò pronto". Quanto ha inciso il
fatto che il Napoli giochi la Champions League? "E' importante perché la Champinons è tra le
competizioni più belle al mondo. Si sapeva che il Napoli si sarebbe qualificato
perché stava lottando per il campionato. Ho disputato la Champions League per
dieci anni, non vedo l'ora di giocarci col Napoli. Speriamo di fare un bel
percorso". Preferisci giocare da
mezzala o magari più vicino alla punta? "Non credo che il ruolo sia così importante perché le
posizioni in campo si studiano prima della partita stessa, tutto dipende
dall'interpretazione dello spazio. 4-3-3, 3-4-3 sono moduli, ma dipende dalla
fase di possesso o non possesso. Il calcio è molto dinamico, cambia. Non saprei
quale sarebbe la posizione migliore". Hai imparato qualche
parola in napoletano?
"Non ho imparato ancora una parola in particolare di
italiano e napoletano, ma riesco a capire qualcosa e a dire qualche parola. Ho
intenzione di prendere lezioni di italiano insieme a mia moglie: credo sia
importante imparare la lingua del posto. Quando sarò pronto farò anche
interviste in italiano, ma datemi tempo".
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