A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
Il Napoli rialza la testa al Maradona, battendo la Sampdoria dopo ben tre sconfitte consecutive in casa. È una vittoria fondamentale per la classifica, dato che i partenopei aumentano il loro vantaggio sul quinto posto. Anche per questa partita gli azzurri sono arrivati in piena emergenza: assenti Malcuit, Mario Rui, Zielinski, Lozano e Meret, tutti positivi al covid, oltre a Fabian ancora non al top e Anguissa, Koulibaly e Ounas, tutti impegnati in Coppa d’Africa. Nonostante questo, come è accaduto contro la Juventus, gli azzurri sono tornati protagonisti di una gran prestazione, superando il 70% di possesso palla e arrivando a tirare in porta più di 20 volte.
Tra i titolari Lorenzo Insigne, ritornato nel suo stadio per la prima volta dalla sua recente firma con il Toronto che raggiungerà a partire da luglio prossimo. Il capitano azzurro ha ben iniziato ma si notava il suo nervosismo ed è stato costretto ad abbandonar il campo al 30' per noie muscolari. A Paolo Cannavaro, quando ritornò all’allora San Paolo con la maglia del Sassuolo, accadde lo stesso...
Gli uomini di Spalletti, con Politano in luogo del nazionale, continuarono a giocare bene e sono stati costretti a segnare due volte per andare in vantaggio. La prima rete è arrivata su colpo di testa di Juan Jesus, annullata dal VAR per fuorigioco, mentre la seconda, decisiva, è stata una geniale ed imparabile rovesciata di Petagna. Poche emozioni nella seconda parte. I padroni di casa hanno continuato a tenere il pallino del gioco, sfiorando il possibile 2-0 con Mertens, Petagna e Politano, mentre i blucerchiati, pure arrivati a Napoli con varie assenze, non hanno mai impensierito Ospina.
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