A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
In condizioni disperate, il Napoli ha ottenuto un pari d’oro allo Juventus Stadium, mentre la Vecchia Signora non ha saputo approfittare delle assenze degli avversari per avvicinarsi definitivamente alle postazioni Champions. È stata una partita molto intensa, che è tornata nell’occhio del ciclone delle polemiche per il focolaio covid nel gruppo azzurro.
Oltre ai 5 giocatori contagiati (oltre Spalletti e vari membri del corpo tecnico) la ASL ha posto in isolamento Zielinski, Rrahmani e Lobotka per esser stati in contatto con positivi e non aver ancora ricevuto la terza dose di vaccino.
Il club ha deciso di schierarli dal primo minuto ricordando che il protocollo di Serie A permette la bolla "casa-lavoro" con isolamento sociale, ma è arrivato comunque al big match con soli due giocatori di prima squadra in panchina.
Nonostante la valanga di assenze tra covid, infortuni e Coppa d’ Africa (Meret, Koulibaly, Mario Rui, Malcuit, Fabian, Anguissa, Osimhen, Lozano, Ounas...) e del trambusto per l’imminente addio di Insigne, gli azzurri sono entrati in campo molto più accesi degli avversari e sono passati meritatamente in vantaggio con una preciso conclusione di Mertens al 23’. La Vecchia Signora, priva di Bonucci e Chiellini nelle retrovie, ha lasciato il pallino del gioco agli avversari ed ha sofferto abbastanza, riuscendo però a conseguire il pari nel suo miglior momento, appena iniziata la ripresa.
È stato Chiesa a siglare il pari con un tiro centrale e Dybala, partito dalla panchina, in seguito ha ravvivato l’attacco, senza però creare troppi pericoli. I partenopei, già senza energie, hanno resistito fino al 97’, raccogliendo un punto che mantiene inalterato il loro vantaggio di 5 punti sui bianconeri, fondamentale nella lotta per la zona Champions. Allegri ha sprecato un’occasione enorme.
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