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LUNEDÌ 16 MAGGIO 2022 - STAMPA

DIARIO AS – INSIGNE, L’ADDIO AL NAPOLI TRA LACRIME E GOL


Il capitano si è accomiatato dalla sua gente leggendo una lettera, facendo un giro di campo e segnando il suo ultimo gol casalingo su un rigore battuto due volte


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS

Lorenzo Insigne non ha avuto quell’addio al Napoli che lui sognava, anche se lo ha avuto molto vicino. Se i partenopei non fossero scivolati con Fiorentina, Roma ed Empoli, oggi sarebbero stati ad un solo passo da uno scudetto che avrebbe reso  più leggendario il cammino del capitano che in maglia azzurra ha collezionato tre titoli: due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, 432 partite, 122 gol e 95 assist.

Il destino ha voluto che, come per Francesco Totti nel 2017, l’ultima apparizione dell’attaccante nel suo  stadio sia stata contro il Genoa, che è arrivato a Fuorigrotta affamato di punti per continuare a sperare nella salvezza. Il Napoli, nonostante l’acquisito piazzamento Champions, non ha avuto pietà davanti ai rossoblù, mettendo a segno un 3-0 che di fatto li quasi condanna ad una prima dal 2007, quando festeggiarono il ritorno in Serie A proprio con gli azzurri in una indimenticabile partita che culminò in una festa collettiva. Un altro scherzo del destino.

Gli uomini di Blessin si giocavano la permanenza ma questo si è visto solo nel primo quarto d’ora, quando Yeboah ha fatto tremare il Maradona con una conclusione che si è stampata sulla traversa. Poi i padroni di casa hanno preso le redini dell’incontro, aprendo le marcature con Osimhen, che ha insaccato di forza, di testa un cross di Di Lorenzo.

La ripresa si è aperta con una grande occasione per il Genoa, che Portanova ha sprecato facendosi parare il tiro da Ospina, e poi con il momento più atteso del pomeriggio. L’arbitro, per una mano di Hernani, ha concesso un rigore che, ovviamente ha tirato Insigne... due volte- nella prima, il suo tiro si è stampato sul palo interno e Di Lorenzo ha ribadito in rete. Il direttore di gara, però, ha deciso per la ripetizione, per via dell’invasione di area di tutte e due le squadre. Rigore ripetuto e non fallito stavolta. È stato il gol numero 122 della sua avventura azzurra, che rende il capitano il secondo goleador di tutti i tempi, davanti ad Hamsik e alle spalle del solo Dries Mertens (148).

Il 2-0 ha spento definitivamente gli ospiti che hanno incassato anche il terzo gol ad opera di Lobotka, autore di una giocata personale e di una precisa conclusione centrale. Dopo il fischio finale, Insigne si è accomiatato dalla sua gente, vestendo per l’ultima volta in casa la maglia azzurra e la fascia da capitano, che porta letteralmente tatuate sulla pelle. Prima della gara ha letto una lettera, rivolta ai suoi tifosi che lo hanno festeggiato, sofferto con lui, anche litigato, destino comune a tutti i napoletani di  successo ma ‘sempre uniti come una gran famiglia’. Lo ha fatto tra le lacrime, accompagnato dai suoi figli. Ed ora lo aspetta Toronto.

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