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VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2020 - STAMPA

DIARIO AS – IL NAPOLI VINCE CON IL RIJEKA ED ONORA MARADONA


Reti di Politano e Lozano: all’esterno dello stadio, folla, striscioni e fiori


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: As.com

Arrivare questa sera a a Fuorigrotta è stato molto strano. È toccato attraversare una Napoli vuota, taciturna per il COVID e il confinamento  e, all’improvviso, trovarsi in un viaggio nel tempo. Ingorghi, bandiere, odore di bengala, moto parcheggiate in ogni dove, e gente, tanta gente. La quale, nello stadio che molto presto non sarà più San Paolo, è scomparsa da febbraio.

In mille hanno sfidato il confinamento perché era necessario salutare il più grande, l’unico uomo capace di comprendere la frustrazione di un popolo che in Italia non smette mai di cercare il proprio posto. Diego è stato napoletano da quel 5 luglio 1984, quando calpestò quel campo per la prima volta. Disse che era venuto per vincere “per i bambini poveri di Napoli”, e aveva già capito tutto.

Alle porte del futuro stadio Maradona, sono arrivate persone di tutte le età. La città respirava tristezza e non era necessario aver avuto la fortuna di vederlo giocare di persona per comprendere questo dolore. Se n’è andato un pezzo della nostra vita, della nostra famiglia. Sfido a cercare una casa a Napoli che non conservi in un qualche angolo una immagine di Diego. Non la trovereste.

Lorenzo Insigne ha fatto il capitano ed è apparso tra la gente, baciando una maglia collocata sui cancelli del campo, con Tommaso Strarace, ultimo di quel Napoli leggendario che è ancora nel club. L’ ambiente, lì fuori, potremmo dire che sembrava “un giorno di partita”. Durante queste ore abbiamo dimenticato, che in effetti, era una giornata di partita. Il Napoli giocava contro il  Rijeka il su futuro in Europa League. Tutti gli azzurri sono entrati in campo vestendo una maglia numero 10, il numero ritirato dal lontano 2000 (tranne nei due anni in Serie C, per una questione di norme).

I maxischermi hanno mostrato il viso di Diego durante tutti i 90 minuti. La sua immagine, davanti allo ‘scheletro della folla’ dovuto ai grandi vuoti, moltiplicava la tristezza.
Politano ha aperto le marcature al 41', mettendo in rete un cross basso di Zielinski. Lozano, al 75', raccogliendo  un passaggio di Insigne para ha siglato il 2-0. I partenopei hanno vinto e ora guidano il girone. Nessuno lo ha festeggiato.

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