A cura di: Maria Villani
Fonte: As.com
Dopo il successo contro la Fiorentina con uno spettacolare 6-0, il Napoli ha oggi chiuso una settimana da dimenticare, cadendo per 3-1 in casa del Verona, dopo aver perso la Supercopa contro la Juventus. Gli uomini di Gattuso non hanno solo sprecato un’opportunità enorme per avvicinarsi alla vetta della classifica (vincendo, si sarebbero messi a sei punti con una partita in meno), ma sono anche usciti dalla griglia dei piazzamenti Champions, davanti all’ Atalanta.
Tutto ciò nonostante il pomeriggio fosse iniziato nella miglior maniera possibile per gli azzurri, con un gol di Lozano al fulmicotone subito dopo il fischio d’inizio.
Il messicano ha approfittato di un lancio lungo di Demme ed ha aperto le marcature dopo appena 8,95 secondi, firmando il terzo gol più rapido nella storia della Serie A (il primo è sempre quello di Leao contro il Sassuolo, in 6,8 secondi).
Gli uomini di Juric non si sono demoralizzati, nonostante il gol immediato e sono tornati ad organizzarsi col passar del tempo. Poco prima del riposo, Dimarco ha raccolto un centro di Faraoni e Meret ha anche negato il 2-1 a Lazovic. La remontada è stata completata nella seconda parte, quando Barak ha raccolto un passaggio in profondità di Zaccagni e, dimenticato da Bakayoko, ha battuto il portiere azzurro con una conclusione incrociata.
Nella parte finale dell’incontro, si è rivisto Osimhen dopo tre mesi, però il disperato assalto degli uomini di Gattuso non ha avuto effetti ed è arrivato anche il terzo gol firmato da Zaccagni dopo un errore di un altro attaccante, Mertens.
Juric ha così festeggiato un trionfo spettacolare e meritato, mentre gli azzurri tornano a interrogarsi sui difetti di una squadra che vive troppi alti e bassi per sognare grandi obiettivi.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO IN LINGUA ORIGINALE
|