A cura di: Maria Villani
Fonte: Diario AS
Dopo alcune stagioni di sofferenza finalmente un anno di di gioia per la Fiorentina. La bella vittoria contro la Sampdoria la colloca al sesto posto con 24 punti dopo 15 giornate, in piena lotta per l’ Europa. Il 3-1 di ieri sera porta la firma dell’inarrestabile Vlahovic (14 gol in questa stagione), Sottil e José Maria Callejón. Per la prima volta il Torero Andaluso ha festeggiato una sua rete con la maglia viola.
Dopo 7 anni a Napoli, 349 partite, 82 gol e 82 assist, l’ex madridista ha scelto Firenze per la parte finale della sua carriera. Arrivava alla veneranda età di 34 anni ed il peso di far dimenticare un crack come Federico Chiesa. Era un compito impossibile, soprattutto per il sistema tattico dei due allenatori che si sono alternati sulla panchina dei toscani, Iachini e Prandelli.
Le sue caratteristiche non si incastonavano in un 3-5-2, e lo spagnolo ha chiuso il negativo corso viola con appena 6 titolarità in Serie A. Dopo 7 anni giocando ogni domenica (senza mai infortunarsi!), è stato un duro colpo, ma l’arrivo di Vincenzo Italiano ha cambiato tutto. L’ex tecnico dello Spezia ha portato al Franchi il suo bel gioco di tocchi e un 4-3-3 nel quale l’esterno ha potuto tornare a brillare. Ci è voluto un po’ di tempo per recuperare ritmo a livello fisico, ma nell’ultimo mese sta ritornando alla sua miglior versione. 'Calleti' ora è a 12 titolarità in 15 giornate, e nelle ultime 5 ha messo a segno due assist e un gol, quello di ieri. E si è rivista la ‘specialità della casa’: al primo tocco, l’apparizione alle spalle del terzino per approfittare di di un cross dal versante opposto.
Questo è successo tante volte con Insigne, ieri invece l’assist è stato di Riccardo Sottil. "Era ora", ha detto alle telecamere commentando il suo atteso gol. La Viola ha tutto per tornare in Europa e le sue speranze passano anche per le sue sgroppate senza pallone. Dopo un anno di attesa, Callejon è tornato.
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