A cura di: Maria Villani
Fonte: L'Equipe
L'Associazione europea per club (ECA) ha minacciato di non lasciar partire i propri giocatori per la Coppa d'Africa in Camerun in programma dal 9 gennaio al 6 febbraio prossimi, in ragione dell’assenza di protocolli sanitari resi pubblici dall’organizzazione, secondo l'AFP.
“Stando alle nostre informazioni, la Confederazione calcistica africana non ha ancora reso pubblico un protocollo medico ed operativo adattato per la Coppa d’Africa, in assenza del quale i club non saranno in grado di liberare i giocatori per il torneo” – si legge in posta elettronica, indirizzata alla FIFA.
Oltre al protocollo sanitario del torneo, l'ECA punta soprattutto il rischio di una assenza degli internazionali più lunga del previsto per il periodo di messa a disposizione prevista, in ragione delle “quarantene e restrizioni di viaggio” legate all’emergenza della variante Omicron.
Secondo le regole di liberazione dei giocatori internazionali, confermate a più riprese dalla FIFA da agosto 2020, i club possono trattenere i loro giocatori se “una quarantena di almeno 5 giorni sia obbligatoria a partire dall’arrivo” sul posto “ove sia prevista la disputa della gara della squadra nazionale” del giocatore, o nel luogo del club di questi al suo ritorno. Il Consiglio di Amministrazione dell'ECA, all’inizio di dicembre, ha ribadito che tali principi debbano essere “strettamente rispettati”, sostiene la lettera ricevuta dall'AFP ed indirizzata a Mattias Grafström, segretario generale aggiunto della FIFA per il calcio. “In caso contrario, i giocatori non devono essere liberati per le loro squadre nazionali”, stabilisce l'ECA.
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