A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Parma-Napoli. Di seguito le parole dell'allenatore azzurro. Questa vigilia è
piena di tensione, c'è anche un filo di preoccupazione, o è dentro la
"normalità"? "Normalità no perché stai arrivando alla fine della
stagione e hai la fortuna di giocare per qualcosa di importante. Tutti arrivano
alla fine della stagione, poi bisogna vedere come ci arrivi e cosa ti stai
giocando. Questo non è un finale di stagione all'insegna della normalità ma
all'insegna di un obiettivo che sicuramente non era nelle nostre menti. Il
nostro obiettivo lo abbiamo già raggiunto ed era la Champions, di togliere un
posto alle squadre che l'anno scorso ci erano qualificate e ci avevano
distanziate di minimo 15 punti senza contare l'Inter che ce ne aveva dati 41.
Anche l'obiettivo di cercare di dare fastidio è stato raggiunto, bisogna vedere
quanto fastidio vogliamo dare fino alla fine del campionato. Sono delle
situazioni, dello stress, che ci siamo meritati di vivere. Solo chi non si è
mai giocato niente può pensare che non ci sia coinvolgimento emotivo,
passionale, c'è un po' di tutto". C'è preoccupazione? "Non la chiamo neanche preoccupazione, c'è l'incognito
e l'imponderabile. Prepari tutto nella maniera migliore possibile, poi c'è
l'imponderabilità della situazione. Il calciatore del Genoa, il difensore, che
intercetta una palla, si sgancia e va in area, crossa e gli avversari fanno
gol. Questo fa parte dell'imponderabile. Questo imponderabile può essere anche
positivo". Come ha assorbito la
perdita del "jolly"? "Aver pareggiato con il Genoa ci ha dato fastidio. Ho
rivisto tante volte la partita e l'abbiamo dominata in lungo e largo, sono
entrati 8 volte nella nostra area di rigore. Ci sono delle partite in cui può
accadere. E' accaduto al City contro il Southampton ad esempio, il calcio non è
matematica e c'è l'imponderabile. Dobbiamo essere bravi a indirizzare le
situazioni dalla nostra parte. Una vittoria avrebbe detto tanto a differenza
del pareggio ma quello ormai è il passato, il presente è il Parma da affrontare
con tutte le nostre forze e determinazioni. Si stanno giocando la salvezza,
hanno bloccato l'Inter e battuto la Juve". Come sta McTominay?
Quanto vale il recupero di Neres? "McTominay ha avuto qualche problemino in settimana,
troveremo sempre la soluzione a prescindere. Questo è un gruppo di ragazzi che
sta superando delle difficoltà importanti, cercheremo di trovare la migliore soluzione.
Neres ha recuperato, è entrato una decina di minuti al settimana scorsa. Ha
fatto tutta la settimana con noi, ha aumentato la sua autonomia, ma viene da 50
giorni di inattività e non può iniziare da titolare". Quali sono le insidie
della gara contro il Parma? "Le insidie stanno nella classifica, basta guardarla.
Stanno lottando per salvarsi, quando lotti per la salvezza è inevitabile che
tiri fuori le unghe e i denti. Vorranno fare risultato e ottenere la salvezza". Dei suoi calciatori
conosce tutto. In un momento così, guardandoli negli occhi, cosa percepisce e
che sensazioni ha? "Loro sanno che stanno giocando per un obiettivo che
non era preventivabile e sicuramente era differente rispetto ai grandi club.
Per i grandi club uno scudetto in più o in meno non cambia tanto la vita, per
una piazza come Napoli è storico. Si sa la differenza e che tipo di differenza
c'è nel vivere queste situazioni. Chi ci è abituato le vive in maniera più
serena e tranquilla, per chi non lo vive spesso l'ambiente diventa ansioso e
carico di tensione. L'abbiamo visto tutti cosa è successo 2 anni fa, sappiamo
quello che rappresenta. Sono eventi importanti, che non avvengono spesso e
quando avvengono, se hai la bravura e la fortuna di partecipare, puoi rimanere
nella storia". E' una delle vigilie
più emozionanti della sua carriera? "Sicuramente sento una grandissima responsabilità,
forse fin troppa. Sento comunque che sulle spalle gravita un peso bello
importante. Penso di avere le spalle larghe per gestire questo tipo di
situazioni, però non posso negare che comunque ho un bel carico che magari in
altre piazze non hai perché sono più abituati a vivere queste situazioni. Abbiamo
voglia di ripagare, e penso che lo abbiamo fatto, perché non dimentichiamo un
concetto: ci è stata chiesta una bella torta che noi abbiamo già presentato,
questa torta è il ritorno in Champions League. Essere l'anno prossimo tra le
prime 2 a giocare per una coppa, aver valorizzato la rosa, aver ricreato
euforia ed entusiasmo. Quindi la torta che ci è stata chiesta l'abbiamo già
preparata. Ora resta da mettere la ciliegina. Che parlarne così sembra essere
una cosa piccolina, ma rappresenterebbe la storia ed essere ricordati per
sempre a Napoli. Abbiamo tutti voglia di fare qualcosa di straordinario sapendo
che abbiamo già fatto tanto" . Si gioca per la prima
volta in contemporanea con l'Inter, cosa cambia rispetto al passato? Ha pensato
a qualcosa per isolare la panchina dall'altro risultato?
"Alla fine fine c'è bisogno dell'aggiornamento, è
importante. Sicuramente il risultato da una parte all'altra non potrà
condizionare né una né l'altra squadra, bisogna pensare a fare il tuo e vincere
la partita sapendo che ci saranno delle difficoltà. Dobbiamo pensare a
noi".
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