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VENERDÌ 22 AGOSTO 2025 - CONFERENZA STAMPA

CONTE IN CONFERENZA: "L'INFORTUNIO DI LUKAKU FA PARTE DEL GIOCO, MA NOI NON CERCHIAMO ALIBI. DI MERCATO NON PARLO"


Tutte le dichiarazioni dell'allenatore del Napoli


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

Antonio Conte, allenatore del Napoli, presenta in conferenza stampa i temi relativi all'esordio stagionale degli azzurri in programma domani pomeriggio al Mapei Stadium contro il Sassuolo. 

Di seguito tutte le dichiarazioni dell'allenatore azzurro.

Cosa significa aver perso Lukaku?

"Sicuramente è un infortunio importante per un giocatore con un peso specifico importante. Sappiamo bene che durante l'anno cose così possono capitare, come l'anno scorso, anche a livello di mercato e non solo di infortuni… qualcosa che sembra possa far cadere tutto, invece i ragazzi ci hanno dimostrato che possono far fronte a qualsiasi cosa. Non cercheremo albi, cercheremo la soluzione, come nella scorsa stagione. Ad ogni difficoltà non abbiamo mai pianto, ma lavorato per risolvere". 

Quanto è difficile ripetersi? Cosa dirà alla squadra?

"Questo è un gruppo serio, di ragazzi responsabili con voglia di lavorare e migliorarsi. Non c'è bisogno di dire nulla. Quello che ho rimarcato è un fatto storico: il Napoli non si è mai ripetuto dopo la vittoria di uno scudetto, come già successo nel passato recente. Questo deve essere chiaro nella mente di tutti: si vince tutti insieme ma si perde anche insieme, dobbiamo essere equilibrati. Avendo vinto l'anno scorso penso abbiamo aperto l'orizzonte a tante, e non solo alle solite che sono abituate a vincere lo scudetto".

Sta lavorando su altro di diverso dal 433?

"E' inevitabile che bisogna lavorare tanto. Sappiamo che il 433 è nelle nostre corde, con colpi estivi mirati a questo sistema. Un allenatore deve essere bravo a percorrere diverse strade senza snaturare i giocatori. Dopo il ko di Lukaku siamo anche valutando una terza opzione, visto che ad ora abbiamo una sola punta, c'è da iniziare a pensare anche di giocare senza quella punta".

È contento del mercato?

"Del mercato non parlo".

In porta chi gioca?

"Non c'è nessun dubbio, ho due portieri molto bravi e non dimentico Contini come ottimo terzo portiere. C'è un bel clima e serenità, valuterò di partita in partita, mi fido ciecamente di Meret e Milinkovic-Savic. Abbiamo alzato il livello di competizione in porta. Se ho scelto per domani? Secondo voi? (ride, ndr). Chi deve sapere, sa…".

Quanto è soddisfatto della rosa attuale?

"Non penso tocchi a me fare queste valutazioni. Ci sono addetti ai lavori più bravi di me a giudicare. Quello che posso dire è che devo valorizzare quello che ho a disposizione, esattamente come fatto l'anno scorso. Pensiamo a quello che abbiamo".

Gli arbitri spiegheranno le decisioni del Var, cosa ne pensa?

"L'anno scorso ho avuto il piacere di avere avuto un risconto della classe arbitrale. È ben accetto tutto quello che può dare onestà, trasparenza e serenità. Qualsiasi cosa che possa migliorare è benvenuta, meno ombre ci sono meglio è per tutti, arbitri compresi. Quello dell'arbitro è un lavoro duro, andando più spesso al Var e spiegando la decisione ci sarà una grande responsabilità, e noi la accetteremo. Lo scorso anno qualcuno si eclissava".

Senza Lukaku vi sentite meno favoriti?

"Perdiamo un giocatore importante, poi abbiamo uno scudetto sulle maglie quindi è inevitabile essere comunque favoriti, ma quello non basta a far bene. Il campionato post scudetto 2023 deve essere da monito".

Come va la convivenza tra De Bruyne e McTominay? E che potenziale avete ora lì a centrocampo?

"Il potenziale è tutto da testare, viene difficile dare dei giudizi, sapete che sono per i fatti e non per le parole. Parlerà il campo".

Sette-otto mila tifosi domani a Reggio Emilia, sold out per la prima in casa… Quanto questo è benzina e quanto può essere un boomerang per un ambiente ormai 'certo' di vincere?

"Il vero tifoso sta sempre con la squadra, che si vinca o che si perda. L'anno scorso abbiamo dimostrato di saper reggere la pressione, ora affrontiamo una nuova stagione dove dovremo ancora parlare poco e lavorare tanto. Sono per l'essenziale: testa bassa e lavoriamo, oppure facciamo come due anni fa, quando la colpa è ricaduta tutta su allenatore, giocatori e società… Però quando si vince siamo tutti insieme, e quando si perde si separano le due cose. Cerchiamo invece di formare un ambiente tutto unito, nella buona e nella cattiva sorte".

Cosa è più intrigante, essere i favoriti, De Bruyne e Modric in A o il ritorno di Allegri?

"L'ultima volta che eravamo favoriti siamo arrivati decimi. De Bruyne e Modric? Due grandissimi calciatori. Certo, oggi ci stiamo concentrando sulle parole, ma poi ci saranno i fatti. Che possa intrigare o meno bisogna sempre giocare. Allegri? Torna un grande allenatore, la storia di Max parla da sé. Sicuramente sarà un campionato difficile, c'è il ritorno di Sarri, Gasperini alla Roma, Pioli che ha già vinto uno scudetto. Armiamoci, perché ci sarà da combattere".