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SABATO 15 MARZO 2025 - CONFERENZA STAMPA

CONTE IN CONFERENZA: "A VENEZIA COME SE FOSSE UNA FINALE MONDIALE. MAZZOCCHI E ANGUISSA SONO CONVOCATI"


Le parole del tecnico azzurro


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it

Antonio Conte, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Venezia. Di seguito le sue dichiarazioni:

Mazzocchi, Neres e Anguissa: chi sarà convocato?

"Mazzocchi e Anguissa convocati, Neres lo rivedremo dopo la sosta".

Che ne pensa del Venezia?

"Tutte le partite nascondono delle insidie, non c'è nulla di scontato. Affrontiamo una squadra in salute e che vorrà giocarsi le sue carte per la salvezza. Mi aspetto una grande gara da parte dei miei. Dobbiamo guardare noi stessi, senza guardare intorno e farci condizionare da ciò che può succedere".

Quanto Raspadori sta facendo del bene a Lukaku?

"Avere qualcuno al fianco può sgravare i compiti di essere una prima punta. Romelu ha fatto due buone prestazione, come tutta la squadra. Mi aspetto di più, deve confermare quanto fatto e cercare di fare meglio. Come tutti".

Tattica, tecnica e testa: cosa conta di più in queste ultime giornate?

"Aver avuto la possibilità di allenare i ragazzi tutta la settimana ci ha aiutato molto. Altrimenti sarebbe stata dura sotto ogni punto di vista. Siamo stati bravi a trovare una soluzione anche nelle difficoltà. Arriviamo con un bagaglio tattico assortito a questo rush finale, conterà tutto. Io guardo la prossima partita, per noi dovrà essere la finale mondiale in assoluto. Dovremo dimostrare di avere più fame di loro e di essere più bravi. Non sarà una passeggiata di salute. Dobbiamo dare una dimostrazione di maturità".

Cinque giocatori del Napoli convocati in Nazionale. E' un motivo di orgoglio in più?

"Se possiamo dare una mano alla Nazionale dando dei nostri calciatori è motivo di orgoglio e soddisfazione. Politano è stato richiamato frutto del buon campionato che sta facendo, ma anche da lui mi aspetto di più".

Su Tuttosport i tifosi della Juventus preferirebbero avere Conte

"Non devo rispondere a niente e a nessuno. Sono giochi mediatici ed in Italia è un’arte. Non ho niente da dire. Ne prendo atto".

Uno dei suoi obiettivi è che i giocatori la mettano in difficoltà per essere scelti: che soddisfazione è per lei aver lavorato profondamente sul gruppo?

"Sicuramente per noi è stato fondamentale tenere vivo l’intero gruppo, perché comunque sia per la quantità dei giocatori che per le situazioni che si sono verificate c’era bisogno di mantenerlo vivo. In effetti, poi, come capita chiaramente in tutti gli anni alcuni infortuni sono stati sostituiti in maniera adeguata. Di questo va dato merito sicuramente ai calciatori che non hanno mai mollato e si sono sempre fatti trovare pronti. Io ho fatto il calciatore e so benissimo cosa significa stare in panchina e non essere protagonista: puoi mollare qualcosa a livello mentale e anche come autostima. Quindi il primo applauso va ai calciatori, poi allo staff che ha lavorato nella giusta maniera perché non è neanche semplice allenare quelli che giocano meno, riuscendo a convincerli ad entrare e dare il meglio".