A cura di: Redazione
Fonte: Napolicalcionews.it
Antonio Conte ha aperto il suo cuore in una lunga intervista al settimanale 7 del Corriere della
Sera. L’allenatore del Napoli ha ripercorso la stagione tricolore, parlato
del suo nuovo libro e svelato retroscena sul suo futuro e sul rapporto con la
squadra e con Aurelio De Laurentiis. Conte ha spiegato il senso del suo libro, in uscita dopo la conquista dello
scudetto: "Non volevo fosse una semplice autobiografia sportiva. La gente sa già
tutto del mio percorso. Ho preferito raccontare la mia essenza, il mio metodo,
chi sono davvero. Il libro era pronto a marzo, ma con lo scudetto in gioco
abbiamo deciso di aspettare".
Sulle voci di un possibile ritorno alla Juventus, l’allenatore è stato chiaro: "Non ho parlato con nessuno. A chi ci ha provato tramite terzi ho detto
che prima avrei incontrato il Napoli a fine stagione. Solo se non ci fosse
stata intesa, avrei valutato altro. Ho ancora due anni di contratto con il
club".
Conte ha sottolineato il cambiamento mentale della squadra: "A Napoli ho trovato ragazzi disponibili, mi hanno seguito fin da
subito. Ma all’inizio mancava cattiveria, quella che io chiamo 'il coltello nel
calzino'. Senza, non si vincono i titoli. Poi l’hanno trovata. La gara della
svolta? Il pareggio con l’Inter. Rimontare e rischiare di vincere mi ha fatto
dire pubblicamente per la prima volta: ‘Se vogliamo, possiamo’. Era un
messaggio alla squadra. A volte devo essere durissimo, devono capire quando sono furioso. Dopo
la sconfitta di Como, per esempio: all’intervallo eravamo 1-1, poi loro ci
hanno battuti perché avevano più fame. E questo non lo accetto. Si può perdere,
ma non per mancanza di ambizione".
Conte ha anche spiegato la decisione di restare al Napoli: "La mia famiglia sta bene qui, ma le scelte le faccio io. Alleno io
ogni giorno, non mia moglie o mia figlia. Con De Laurentiis ci siamo parlati, è
stato un confronto vero, necessario. Ci siamo chiariti sugli errori e su cosa
migliorare. Questo è stato il passaggio chiave. Il resto sono state solo voci
che hanno fatto male, perché non tengono conto della mia integrità".
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