A cura di: Redazione
Fonte: Kiss Kiss Napoli
Pier Paolo Marino, dirigente sportivo, ha
parlato a Kiss Kiss Napoli nel corso di Radio Goal: “Diego era una persona leale, semplice e sempre dalla
parte dei più deboli. Per impostazione sua, sceglieva quelli che poteva
aiutare, degli altri non gli interessava. Quel primo scudetto senza Maradona
non sarebbe arrivato, l’apporto che diede Diego fu fondamentale. Ricordo tante
cose di lui, quelle sul campo e quelle fuori dal campo: sono stato al mondiale
con lui a Città del Messico, era il 29 giugno all’Atzeca, ero con Salvatore
Carmando, il giorno del mio onomastico, la giornata più bella della mia vita.
Era come se quel mondiale l’avessimo vinto io e Salvatore, quando Maradona
rientrò dal campo incrociò me e Carmando e ci disse: “ora abbiamo vinto per il
popolo, adesso vinciamo per i napoletani”.
Ricordo che eravamo a Verona per una partita contro il
Verona, partite molto sentite con un razzismo pazzesco nei nostri confronti.
Quel giorno il Napoli stava perdendo 2-0 con i padroni di casa e mancavano 15
minuti alla fine e iniziarono con il solito coro razzista verso i napoletani.
Ad un certo punto Diego è arrivato verso la panchina per una pausa di gioco e
sentendo questo coro si rivolse a tutta la panchina e disse: “questi sono dei
bastardi, ora Diego gli farà vedere cosa farà per i napoletani” entrò in campo
e fece due gol, i cori finirono. Lui era come un paladino”.
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