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MERCOLEDÌ 27 LUGLIO 2022 - INTERVISTE

CALLEJON: “NAPOLI LA SCELTA GIUSTA: IN AZZURRO 7 ANNI BELLISSIMI, I MIGLIORI DELLA MIA CARRIERA"


L’ex azzurro ha rilasciato una intervista su Cadena Ser


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Cadena Ser

José María Callejon a 35 anni è il nuovo fiammante acquisto del Granada per questa estate. L’esterno torna in Spagna dopo 9 anni in Italia e lo fa in Segunda Division, dopo aver militato in club del calibro di Real Madrid, Napoli e Fiorentina, con la quale ha terminato il suo contratto nel mese di giugno. Di qui la firma per il club di Andalusia, sua terra d’origine, per una stagione più una in opzione. Il calciatore ha rilasciato una intervista a 'El Larguero' a proposito del suo ritorno in Spagna e sulla nuova avventura che lo attende.

Dopo quanto tempo torni a Granada?

"Me ne andai che avevo 14 anni per le giovanili del Real Madrid, di tempo ne è passato. Da 21 anni sono fuori di casa. E sono contento di ritornare. L’accoglienza è stata ottima, la mia famiglia e i miei amici sono entusiasti, proprio come me”.

Come si è avuta l’occasione Granada?

"Ero in vacanza con la mia famiglia e le mie figlie e mi stavo preparando con il mio allenamento. È successo. Mi ha chiamato il mio procuratore perché il Granada voleva fare una riunione con me. Abbiamo parlato, ci hanno fatto una proposta e in un paio di giorni era già fatto tutto".

Avevi altre proposte?

"Ne avevo qualcuna, inclusa qualcuna dalla Primera, ma sono venuto a Granada, mi hanno convinto. Alla fine anche la terra attira molto, vediamo se faremo bene”.

Quanto ti è mancata la Liga?

"Avevo voglia di tornare. Fare il passo per lasciare il Real Madrid è stato difficile. Sono arrivato a Napoli per mano di Rafa Benítez. Abbiamo fatto due annate molto buone, anche se poi in realtà sono stati sette anni bellissimi a Napoli, che sono stati i migliori anni della mia carriera. Gli ultimi due sono stato a Firenze e avevo voglia di tornare dopo nove anni. Sono state partite di alto livello, di esperienza, ho giocato la Champions, l’Europa League e porto con me un bagaglio importante. Ed ora cercherò di fare il meglio in questa mia nuova tappa”.

Quanto ha a che fare avere come allenatore una persona che conoscevi dai tempi del Real Madrid?

"Molto perché quando si è fatto avanti il Granada si è messo in contatto con me, abbiamo parlato e la cosa si è palesata”.

L’obiettivo è la promozione?

"Sì, è l’obiettivo numero 1".

Immagini il tuo ritiro a 35 anni?

"Spero che se il fisico me lo dà, di poter giocare qualche altro anno ancora. Son venuto qui perché il progetto è molto ambizioso, la città è entusiasta, ed il club credo che farà una squadra per tentare la promozione. Se posso azzardare altri tre o quattro anni nel calcio giocato, ben venga”.

Hai già pensato cosa fare una volta lasciato il calcio?

"Ci sto pensando. Mi stanno girando un po’ di cose per la  testa. Mi piacerebbe fare     qualcosa col mio gemello  Juanmi, che sta giocando nel San Fernando. Stiamo parlando per vedere se possiamo fare qualcosa di relativo al calcio ma ora voglio ancora godermi il mio presente a Granada e che il ritiro sia più lontano possibile”.

La tua partenza dal Real Madrid ha coinciso con quella di Mourinho, ha influito questo sulla tua decisione?

"Credo di no. Me ne sono andato perché sono usciti dalla cantera giocatori importanti come Morata o Jesé, che avrebbero avuto più opportunità, mentre io ne avevo di meno. In quel momento ho creduto che la cosa migliore fosse andar via e per una squadra dove fosse importante che io giocassi. Credo di aver valutato bene perché ho giocato nel Napoli e lì ho potuto vestire la maglia della Seleccion per 5 volte".

Ti ricordano molto in quel festeggiamento con Mourinho 'a cavalluccio’ per un gol?

"La foto di Mourinho è memorabile. Sono stati due anni molto buoni con lui. Avevamo un buon rapporto. Tre  mesi fa ne abbiamo parlato durante Fiorentina-Roma e ci siamo dati un abbraccio. Gli ho restituito la foto del Bernabéu, così sono due foto per la storia".

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