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SABATO 6 MAGGIO 2023 - NEWS BENEVENTO

BENEVENTO, PARLA VIGORITO: “PER LA PRIMA VOLTA ALZO BANDIERA BIANCA. NON SO COSA SUCCEDERÀ IN FUTURO”


Il Presidente Vigorito è stato l'unico a parlare nel post-gara del Tombolato


 
     
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A cura di: Antonietta Del Vecchio
Fonte: Napolicalcionews

La sconfitta per 3-1 della Strega contro il Cittadela ha praticamente condannato i giallorossi alla retrocessione matematica. Il Presidente Vigorito, visibilmente amareggiato, è stato l'unico a parlare ai microfoni di Ottochannel. Ecco le parole di Vigorito: “Questo non è il momento delle parole. Voglio dire hai tifosi che il sottoscritto oggi, per la prima volta dopo 17 anni, alza bandiera bianca. Non siamo riusciti a fare quello che tutti avremo desiderato, non abbiamo fatto il campionato dignitoso che ci aspettavamo dall’inizio, e non potevamo penare di salvare tutto negli ultimi tre mesi. Il mio ringraziamento va alla tifoseria giallorossa, che in un anno ha visto svanire 17 anni di sacrifici che ha fatto con me, 17 anni non andavano sciupati in 11 mesi. Non si fanno le analisi a caldo, è stato un anno molto difficile, vorrei che si pensasse che oggi si poteva arrivare qui, vincere e continuare a correre. Una volta dissi di non ammainare le bandiere, ma c’era tanto di più: c’era voglia di un traguardo che tutta la città voleva e che ho dato. Dobbiamo fare tutti un’analisi dei propri errori, a partire da me, ma anche le istituzioni. Il colpevole non c’è, è il Benevento Calcio: il sottoscritto e gli addetti ai lavori. Gli errori vanno rivisti ma è il momento di stringere le bandiere, conservarle. Chiudiamo gli occhi e penziamo non agli stadi che abbiamo calciato, ma tutte le volte che siamo stati insieme nella gioia. Dobbiamo stare inieme anche nel dolore, io con voi e voi con me".

Domani è un altro giorno. Mi auguro che quest’esperienza servirà per i ragazzi più giovani, di vent’anni, che hanno vissuto 17 anni di grande calcio a Benevento. Il tifoso storico, che ha vissuto anni senza B o A, è certamente deluso ma credo abbia la corazza e la speranza di potersi riprendere. Ho visto bambini togliere le maglie dell’Inter o della Juventus e cominciare a indossare quella del Benevento. Un uomo non è debole perché perde, un uomo è forte perché si prende. Sono preoccupato, dispiaciuto e amareggiato per la tifoseria e per la città, acui sono legato. Questi 17 anni non torneranno più, domani non so cosa succederà. Non voglio far preoccupare nessuno, ma aspettiamo domani".

Se i tifosi pensano che sensa Vigorito non possa esserci calcio l’intera città si deve interrogare, perché un uomo solo non fa calcio. La parola INSIEME ha portato la città di Benevento a offrire alla società oltre 8mila abbonati. Chi non c’era deve farsi una domanda. Non siamo retrocessi oggi, siamo retrocessi a inizio campionato. Una città come la nostra non è fatta di calciofili in modo particolare. Oggi sono qui dopo una settimana di febbre e influenza. Quanto amo qualcosa lo amo veramente, posso solo dire che mi dispiace“.