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MARTEDÌ 11 APRILE 2017 - IL MATTINO

«SARRISMO», L'AFFASCINANTE RIVOLUZIONE DELLA GRANDE BELLEZZA DEL NAPOLI


«La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza»


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino

Il suo popolo è la gente che sa amare il calcio. «Sarri, grazie per le emozioni. Ti realizzi attraverso la bellezza» gli disse una volta Arrigo Sacchi. Ben prima di lui gli Area, gruppo rock progressive dei primi anni Settanta che scrisse Gioia e Rivoluzione: «Con il suono delle dita si combatte una battaglia che ci porta sulle strade della gente che sa amare». Per il mantra di Sarri è la carezza del pallone che porta dritto al cuore della gente, che predilige il divertimento del circo alla noia del gioco bianconero. E così il tecnico di Bagnoli che rifugge i social e passa ore e ore a visionare le immagini che gli provengono dal drone degli allenamenti è diventato la star su Facebook di Sarrismo Gioia e rivoluzione, un gruppo con oltre 50.000 aficionados che si rifà alle parole di Albert Camus in L'uomo in rivolta: «La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza». E ancora, su Twitter (@sarrismo): «Sarrismo è la rivoluzione che spazza via la mediocrità della cultura sportiva imperante da queste parti»; «La prossima missione è giocare peggio perché sembra che giocando peggio si facciano più punti».

Si sfiora il culto della personalità di staliniana memoria. Sono nati nel dicembre del 2015 quando il Comandante Sarri in Danimarca disse: «Io credo che in 18 persone si possa fare un colpo di Stato e prendere il potere». E allora il gruppo variegato che non si riunisce mai ma usa i social per fare la rivoluzione ha deciso di amare Sarri e, con lui, un modo diverso d'intendere il calcio. L'ironia anche nei momenti difficili, soprattutto quando le cose vanno male. «Per la Juve vincere è l'unica cosa che conta - scrive in un post Nicola Villa - Noi vogliamo vincere, ma a modo nostro. Senza polemiche, senza ombre, divertendo chi ci guarda. E se Dybala dice ad Insigne stai zitto che non hai vinto niente si capisce il livello. Nella vita si può anche diventare ricchi, vincere trofei, ma se sei un pezzente, un pezzente rimani. Noi vogliamo vincere, ma senza perdere la faccia. Ed ovviamente, senza toglierci la tuta». Il Comitato Centrale del Sarrismo, i 18 della Rivoluzione si alza in piedi in un video ed applaude l'intervento del compagno Ciro Mertens che recupera su Higuain lanciato verso la porta del Napoli. È questa la bellezza pura per il Sarrismo.

Se Sarri rifugge i social, ci pensa poi l'amico e procuratore Alessandro Pellegrini a rilanciare il sarrismo su Twitter: «A noi piace così...prima o poi se ne faranno una ragione #clan #maiservi» cinguetta e la parodia del circo ormai è diventata virale su Internet «Decisivi i giocolieri, buona partita dei trapezisti, prova solida dei domatori: vittoria importante per il Napoli» twitta Sergio Chesi, che Pellegrini rilancia con un mito. Sarri in versione domatore del Circo Sarrei, «Lo spettacolo che cresce in numeri e risultati senza pagliacci» è il primo fotomontaggio. Nel secondo, dei tanti, c'è anche Allegri in versione elefante che alza le zampe anteriori. E Francesco Annibali chiosa: «Possiamo pure non vincere una mazza ma ogni santa partita è uno spettacolo vederli giocare. Essere tifoso del Napoli significa essere un gran romantico, attaccato sempre ad una donna che ti fa gioire il cuore ma che non riesce mai a ottenere il massimo!». Il futuro? «Il Comandante continuerà a guidare a lungo la Rivoluzione». Parola del Comitato Centrale.