A cura di: Maria Villani
Fonte: Il Mattino
Rimangono in carcere i tre tifosi interisti arrestati per rissa aggravata e altri reati per gli scontri del 26 dicembre prima dell'incontro Inter-Napoli. Lo ha deciso il gip di Milano Guido Salvini che ha convalidato il loro arresto. Gli incidenti del 26 dicembre tra interisti e napoletani sono stati «un'azione di stile militare, preordinata e avvenuta a distanza» dallo stadio e un «agguato» ai napoletani «che erano giunti a Milano e stavano transitando in una via ancora lontana dalla sede dell'incontro sportivo». Lo scrive il gip Guido Salvini nel provvedimento, visionato dall'ANSA, con cui ordina il carcere per tre interisti. Agli scontri «hanno inoltre partecipato» diversi ultrà «provenienti da Varese e da Nizza, tra i 10 e i 15, dove c'è una squadra gemellata». E ancora: Lo scontro organizzato prima di Inter-Napoli sono «espressione tra le più brutali di una 'sottocultura sportiva di banda' che richiama piuttosto, per la tecnica usata, uno scontro tra opposte fazioni politiche». Poi il Gip avverte: «Dal punto di vista della prevenzione generale», quanto avvenuto a Milano «ha avuto grande risonanza ed è quindi idoneo a scatenare azioni simili e anche episodi di rappresaglia, e di conseguenza si pone a un livello molto elevato di gravità ben superiore a quello di una comune rissa e cioè del reato in cui l'episodio è necessariamente inquadrato». Giudice: «Rischio si scatenino azioni simili» (ANSA) - MILANO, 30 DIC - Secondo il gip Guido Salvini, «dal punto di vista della prevenzione generale», quanto avvenuto a Milano «ha avuto grande risonanza ed è quindi idoneo a scatenare azioni simili e anche episodi di rappresaglia, e di conseguenza si pone a un livello molto elevato di gravità ben superiore a quello di una comune rissa e cioè del reato in cui l'episodio è necessariamente inquadrato». Il giudice lo scrive, motivando il carcere per i tre interisti arrestati.
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