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MARTEDÌ 13 OTTOBRE 2020 - INTERVISTE

YOUNES SI RACCONTA: “A NAPOLI SONO CRESCIUTO COME CALCIATORE E COME UOMO: ORA VOGLIO SOLO GIOCARE E MIGLIORARMI”


Vivo per il calcio, voglio la finale di Europa League con la maglia dell’Eintracht


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Profis.eintracht.de

“Voglio giocare a calcio e migliorarmi”. Già dalla sua presentazione come nuovo giocatore dell’Eintracht Francoforte Amin Younes si mostra più che motivato. E che si aspetta tanto da questa nuova avventura con la maglia delle ‘Aquile’ non ne fa certo un segreto:

“Naturalmente voglio arrivare in finale di Europa League con l’Eintracht e giocare a livello internazionale“. E insieme agli obiettivi comuni con la squadra Younes sogna anche un ritorno nella Nazionale tedesca. Finora l’ex attaccante azzurro ha al suo attivo solo 5 partite e due gol e in precedenza aveva fatto parte della Nazionale dall’ U-16 fino all’U-21.

Padre libanese, madre tedesca, la carriera calcistica dell’ex azzurro è iniziata nella sua Düsseldorf, città dove è nato, nelle fila dell’ SG Unterrath. Nel 2000 ecco l’approdo al Borussia Mönchengladbach dove ha giocato per tutte le squadre giovanili del club prima che Lucien Favre lo promuovesse in prima squadra all’età di 17 anni. Il debutto con i ‘puledri’ il 1 aprile 2012 e soltanto un anno dopo, l’ 11 febbraio 2013, il gran passo in prima squadra nell’1-1 contro il Borussia Dortmund.

A Napoli sfortuna, si riparte da Francoforte

Già da piccolo creava entusiasmo nel suo allenatore di allora: “Uno dei talenti più grandi che io abbia allenato: i suoi dribbling erano già leggendari. Gli avversari sapevano cosa succedeva, presto è andato via” . parole di Horst Steffen, ex allenatore delle giovanili nel Borussia Moenchengladbach,. Nel 2014 ecco Younes, per sua richiesta, al Kaiserslautern, in seconda divisione, un anno dopo eccolo ad Amsterdam all’ Ajax. Un infortunio ed il nostro Amin è fuori gioco per alcune partite, si allena con la seconda squadra e diventa stabile in prima. Il 2017 è l’anno della finale di Europa League, terminata però con una sconfitta contro il Manchester United per 2-0. Nello stesso anno vince la Confederations Cup con la Germania.

Nel 2018 da Amsterdam eccolo a Napoli, ma per colpa di un infortunio al tendine d’ Achille, Younes si è dovuto prendere una bella pausa. Nella sua prima stagione azzurra colleziona 12 presenze e 3 gol, nella seconda pochissimo minutaggio “Eppure nonostante tutto ho imparato molto come giocatore e come uomo, sono cresciuto”. Questo è quello che dice Younes del suo periodo in Italia. E prima dell’approdo all’ Eintracht la vittoria della Coppa Italia 2020 con il Napoli, adesso rieccolo in Bundesliga, come uno delle ‘Aquile’. “Mi ha sempre divertito guardare le partite dell’ Eintracht ed ho sempre detto e pensato che avrei voluto esserne parte”. Il ds dell’Eintracht Fredi Bobic è stato entusiasta dell’arrivo dell’attaccante: “Sarà la nostra forza variabile”.
Younes vorrebbe contribuire ad un calcio vincente con l’ Eintracht. “L’uno-contro-uno in fase offensiva lo vedo come uno dei miei punti di forza, così come il movimento e la creatività. Spesso mi riesce di creare occasioni così, spontaneamente“.

Fuori dai campi di calcio Younes è piuttosto riservato. Sui Social non è particolarmente attivo ed in pubblico non parla della sua vita privata. “Conduco una vita tranquilla. Vivo per il calcio, che occupa buona parte della mia giornata, per quello non mi resta troppo tempo per le altre cose. Questo viene dopo la carriera“. Eppure Younes trova anche il tempo per impegnarsi nel sociale. Durante la crisi dovuta al Covid ha sostenuto l’ Orienthelfer e.V. e si è preoccupato affinché le famiglie bisognose del Sud del Libano avessero regolarmente pasti caldi. Per lui è molto importante dare una mano in quella terra “dove il bisogno è particolarmente pressante”.

Dopo la prima apparizione nel test match contro i Würzburger Kickers, dopo la pausa per le Nazionali Younes farà il suo debutto come ‘Aquila’ dell’Eintracht. Gli obiettivi sono chiari: darà il tutto per tutto in campo nei prossimi mesi. “Mi sforzo sempre di dare il mio meglio”, un motto che con il carattere di Francoforte ci va a nozze.

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