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MARTEDÌ 8 MAGGIO 2018 - ESCLUSIVE

VIDEO – IL TIFO AZZURRO NON HA CONFINI; CARLO: “VENGO DAL VENEZUELA E HO IL NAPOLI NEL DNA; SARRI? CON LUI POSSIAMO VINCERE”


Esclusiva di Napolicalcionews.it a cura di Maria Villani


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it

Napoli-Torino, S. Paolo pieno: la gara che poteva rilanciare ancora il Napoli nel continuare la rincorsa alla Juventus in chiave scudetto ha richiamato tantissimi spettatori che hanno riempito e colorato d’azzurro gli spalti. Presenti anche supporter provenienti dall’estero, ad esempio fuori ai cancelli si sono visti alcuni tifosi belgi, ma tra tanti ce ne è uno che ha percorso davvero un record di chilometri, valicando addirittura l’oceano. Si chiama Carlo e viene da Caracas, capitale del Venezuela, è di origine campana e tifa Napoli da sempre. Lo abbiamo incontrato nell’immediato postgara e ci siamo fatti raccontare le sue emozioni e la sua delusione per il pari e il sogno scudetto sfumato:

Carlo, sei un tifoso davvero speciale, ci vuoi raccontare perché?
Certo, vengo dal Venezuela, mio padre è napoletano ed è emigrato nel Venezuela negli anni ’90 e mi ha trasmesso questa passione per il Napoli. Così ho attraversato l’oceano… dopo questa partita con il Torino vedo che il sogno è svanito, però ci crederò sempre.

Da quanto tempo tifi Napoli?
Da quando ho memoria…

Sembra una domanda banale ma va fatta: si potrebbe infatti pensare ad una passione maturata negli ultimi tempi, con il Napoli in Europa, invece seguivi il Napoli anche quando era in Serie C…
Sì, seguo il Napoli da quando avevo 5 anni. Ricordo una partita che ho visto in televisione ed avevo la sciarpa. Sono ricordi vecchissimi, poi sai, mio padre questa passione me l’ha messa nel DNA; mi ha detto: ‘Se siamo di Napoli devi tifare Napoli’. ed ecco che ho sempre tifato Napoli, da quando ho memoria.

Come hai vissuto questo campionato di corsa e rincorsa scudetto nel lontano Venezuela?
E’ stato eccezionale, mi sono divertito tantissimo, la squadra ha dato tutto e questo è stato il miglior regalo. Penso che da quando sono in vita è stato l’anno più bello del Napoli e quindi sono felicissimo anche se triste allo stesso tempo.

In Venezuela ci sono altri gruppi di tifosi del Napoli oppure è una passione non molto conosciuta?
C’è un Napoli Club Caracas ma è un club virtuale, quindi solo tramite Twitter, Instagram ecc.

Quindi non vi conoscete di persona.
No, di persona no, però ci sono parecchi tifosi del Napoli venuti in Venezuela nel dopoguerra; ci saranno più o meno un milione e mezzo di italiani e un sacco sono del Sud, di Napoli. Quindi ci sta la gente che tifa Napoli, magari un migliaio di persone.

Adesso lo sguardo è al futuro, a partire dall’allenatore. Che idea ti sei fatto?
Purtroppo questo Napoli mi ha abituato non solo a vincere ma anche a giocare bene. Quindi penso che se va via questo allenatore, ‘Santo Sarri’, rimaniamo ‘orfani’ nell’allenatore e nel gioco. Penso che non dovrebbe andare mai via, gli dovremmo fare un progetto a 10 anni, dargli chi vuole lui. Sono sicuro che possiamo vincere qualcosa con lui.

Chi confermeresti e chi ‘bocceresti’, anche se il termine è un po’ impietoso?
Confermerei tutti e farei qualche giusto cambio in difesa per renderla più forte, però ripeto confermerei tutti: questa è stata la nostra arma in più quest’anno e potrebbe esserlo anche l’anno prossimo.

Gruppo unito quindi.
Sì tranquillamente.