A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it
Julio Velázquez, tecnico dell’Udinese, ha tenuto la conferenza stampa postgara nel ventre della Dacia Arena; le sue parole sono state riprese da TV Luna
Rifarebbe la scelta della difesa a tre?
Non siamo entrati bene in partita, ma male, non mi sono piaciuti i primi 15 minuti dove c’è stata facilità per loro, assurdo il primo gol preso. Poi siamo migliorati; questo modulo era lo stesso di Bologna ma con altra formazione e dinamica. Siamo arrivati all’intervallo con tre situazioni chiare per far gol, due con Lasagna e una con Pussetto. Nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta, non il risultato ma l’approccio. Senza palla abbiamo provato a recuperare con il blocco. Se non fai gol lo prendi e se giochi contro il Napoli e non fai gol… anche nella seconda parte delle occasioni ci sono state. Penso che avremmo potuto anche pareggiare. Mi è piaciuto con questa disposizione e modulo, chiaro è che dobbiamo migliorare, è mancata continuità ma contro il Napoli che creato tante situazioni gol, chiaro che il risultato è quello che conta. Abbiamo avuto tante partite tutte insieme con squadre forti.
Cosa ci può dire del calcio italiano rispetto a quello spagnolo? Tra il Napoli e la Juve chi ha messo più in difficoltà l’Udinese?
Qui le squadre sono più chiuse, ci sono meno spazi per gli attaccanti. Contro la Juve abbiamo fatto meno bene rispetto ad oggi. Per me fatta male è stata la seconda parte a Bologna, impossibile con la Juve dall’inizio alla fine fare punti, per il resto, anche oggi, i punti si potevano fare, abbiamo giocato una buona gara contro una buona squadra. il Napoli è forte ha una rosa e un tecnico forte.
Uno spartiacque del match l’analisi del VAR, poteva essere quello l’episodio che poteva cambiare il match?
Non penso che ci sia una situazione, il momento decisivo è stato il primo gol, un gol preso per un nostro errore e questo mi dispiace.
Mandragora cambia spesso in campo perché lo considera un jolly o perché fatica a trovare la posizione giusta?
Il calcio è uno sport collettivo e per me Rolando può essere play o mezzala, per me ora il play è Behrami. Anche contro il Belgio ha giocato da mezzala, dipende anche dai compagni, dalla partita e dal momento della partita.
Schieramento a tre dietro con cinque centrocampisti: è stato tradito dalle prestazioni individuali? Troppi errori individuali?
Per me l’errore, il modulo, è uno; la dinamica è il resto che in una partita ti fa giocare tre o quattro partite.
I troppi errori non hanno valorizzato il modulo?
Facciamo tutti bene o tutti male, dobbiamo essere sereni, tranquilli nella mentalità. Mi dispiace per i tifosi e per i ragazzi, ma conta arrivare bene a dicembre quando il calendario si normalizzerà. Ora manca un po’ di fiducia ed è normale. Testa alta e pensiero positivo, analizzare bene le situazioni dove abbiamo fatto bene. Pussetto oggi ha fatto bene come tanti altri ad esempio. Analizzeremo la partita con i ragazzi. Resto positivo ed obiettivo.
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