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MARTEDÌ 5 DICEMBRE 2017 - CONFERENZA STAMPA

VIDEO - SARRI: “DOMANI SAPREMO SE SIAMO GRANDI; AGLI OTTAVI PER DUE ANNI DI SEGUITO, CHE GRAN COSA PER I RAGAZZI!"


Scoppiettante Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions contro il Feyenoord


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it

Per il  consueto appuntamento della vigilia del match di Champions League in conferenza stampa nel ventre del De Kuip, ha parlato Maurizio Sarri. Le sue parole trasmesse da TV Luna:

Domani assente Insigne, come lo sostituirai?
Per dar ragione a quelli che dicono che non cambio mai giocherei in 10…  abbiamo perso Milik e a differenza di quelli che dicono che ci lamentiamo, non ci siamo mai lamentati di aver perso un giocatore importantissimo. Poi è stata la volta di Ghoulam, uno dei migliori difensori in circolazione in Europa  e nessuno ha battuto ciglio. Ora siamo senza Insigne e nessuno parla e dobbiamo far bene lo stesso. Sarà una partita difficile perché Il Feyenoord mi sembra cresciuto soprattutto nella solidità difensiva. Rischiamo di perdere energie in una partita in cui non possiamo influire.

 

Iannicelli - Che peso specifico ha questa gara dopo il ko con la Juve?
Iannicelli, la settimana scorsa ho avuto un premio che mi ha dato enormi soddisfazioni per due motivi: il primo, ho preso 500 voti da giocatori di Serie A e la seconda perché sapevo che non mi avresti votato…

Iannicelli: “Non è vero, il premio era meritato, anzi meritatissimo ma dico che è la vittoria  lo scopo della competizione e le auguro quindi di vincere un trofeo”.
Peso specifico? Può essere una gara decisiva o no, non ha niente  a che vedere col campionato. Mi darebbe gusto; questi ragazzi sono il gruppo che ha fatto più punti nella storia del campionato, ci vorrebbe un pizzico di culo. Questo ci darebbe gusto.

Mertens darebbe due denti, lei cosa darebbe per la qualificazione?
Nella vita ho già dato…

Del Genio:  Maurizio, eri un difensore che andava molto sull’anticipo, Sulle gambe – interrompe Sarriquanto ti manca il 4 3 2 1 che in certi momenti aveva avuto anche una evoluzione rispetto al passato?
Quest’anno il 4 3 2 1 ha fatto quasi sempre bene. A Ferrara e anche contro lo Shakhtar, è un modulo che funziona se ha come punto di riferimento con Milik davanti e Dries dietro, se invece lo fai con due attaccanti che non sono due prime punte tipiche è tutto più relativo. Mi son pentito tantissimo di averlo fatto con il City nei minuti finali, ne è venuto fuori un risultato diverso dall’andamento della partita e mi sono sentito in colpa per aver mandato in umiliazione i miei ragazzi. Se ci fosse stato Milik allora anche venerdì ci poteva tornar estremamente utile come a Ferrara, lo si poteva pensare anche per qualche gara intera. Ora non è più proponibile, mi sono scusato con i miei ragazzi, il gol in più è stato colpa mia.

Si aspetta la partita del City contro lo Shakhtar e poi come i suoi ragazzi a freddo stanno gestendo la sconfitta di venerdì: è un evento superato o metabolizzato?
Con Guardiola ci scambiamo spesso messaggi ma di calcio in generale. Se glielo chiedessi allora sarebbe un mettere in dubbio e un’ offesa. Siamo certi che il City giocherà per vincere, poi se lo Shakhtar  giocherà per vincere e vincerà allora bisognerà dire che se lo è meritato. E’ nella storia di Guardiola il vincere. quanto a venerdì, più lungo è il periodo di imbattibilità e più fa male. Ci ha fatto rabbia perdere  in una partita importante, pensavamo di meritare almeno un pareggio. Credo che le prime due notti non siano state semplici per nessuno, poi si riparte. Ieri ero preoccupato perché  ho visto ancora qualche scoria, oggi meno, domani vedremo. I grandi cadono e poi si rialzano. La partita di domani ci dirà se saremo diventati grandi.

3 gol nelle ultime 4 partite: qual è il vero problema di questa sterilità? Questa partita può togliere energie?
Ho detto che è una gara che non può influire sul risultato finale e che noi rischiamo di disperdere energie... noi dobbiamo vincere il che non è affatto scontato. Poi abbiamo realizzato 206 punti in 91 partite con una media di 2,27 a partita… stando a queste domande sono diventato io un imbecille e lui (Mertens) è diventato scarso…

Il Napoli ci aveva abituato ad altri numeri…
Un anno e mezzo fa ho avuto le stesse domande per due partite senza gol…  Ribadisco: 206 punti in 91 partite con una media di 2,27 a partita, adesso siamo diventati scarsi?

Volevamo solo sapere se avevi individuato qualche altro problema.
Abbiamo fatto qualche passaggio  in più in orizzontale invece che avanti e dietro e qualche gol in meno ma mettere in dubbio mesi di lavoro mi sembra un po’ troppo. Magari abbiamo avuto qualche acciacco di troppo e qualche giornata storta ma credo questo rientri nella normalità di una stagione, è normale non ci siano le stesse risultanze. È successo, è colpa mia cercheremo di rimediare e ce la faremo anche questa volta.

A parte il gusto cosa darebbe al Napoli una qualificazione?
Un bel premio dal punto di vista economico. Ma poi il gusto di essere il primo gruppo che passa agli ottavi di Champions per due anni di seguito. È tanta roba essere nell’elite europea, soprattutto perché certe differenze si sono ampliate. Ci darebbe la convinzione che la prossima Champions possiamo fare ancora di più perché penso che la mia squadra attualmente si senta in prova. È molto determinata in campionato, non così in Champions. Sarebbe diverso in  caso di passaggio, tra un anno potremmo fare come si dice  a Firenze una Champions ‘a brutto muso’.

Trasformare la delusione in incazzatura è una missione difficile per te?
Non voglio essere un bravo psicologo ma un bravo allenatore. Non c’è bisogno con loro di grande psicologia. Penso che la reazione ce l’hanno, bisogna avere un  briciolo di fiducia per una partita, quella di venerdì, che ci ha detto un risultato contro, ma anche uscire con la convinzione che siamo andati bene. 83% contro la Juventus non è mica da poco! Gli abbiamo messo i paletti, non mi torna che siamo andati male, abbiamo fatto un’ottima partita con difficoltà negli ultimi 20 metri. Poi ci sono anche dei momenti in cui loro devono dare forza  a me. Dopo la partita venerdì ad esempio loro erano a cena con mogli e compagne, invece io ero a casa a bestemmiare in otto lingue e non ho dormito poi non ho dormito per la notte successiva. Ma mi ricarico subito vedendo il successivo allenamento. L’aiuto è reciproco, dunque.