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DOMENICA 21 GENNAIO 2018 - CONFERENZA STAMPA

VIDEO - SARRI: “ATTENZIONE E APPLICAZIONE LE CHIAVI DELLA VITTORIA; GIOCARE SEMPRE DOPO LA JUVE? NESSUNO SE NE È ACCORTO…”


Insigne? Litighiamo anche in partitella, negli spogliatoi già ridevamo e scherzavamo


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews.it

Maurizio Sarri ha tenuto la sua conferenza stampa dopo la gara di Bergamo nel ventre dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Le sue parole riprese da TV Luna.

Napoli-Atalanta del 2 gennaio, Atalanta-Napoli oggi: qual è la differenza?
Nei presupposti: sono due partite e due competizioni diverse con due formazioni diverse. Il 2 gennaio abbiamo tirato fuori uno dei nostri limiti e oggi invece abbiamo fatto meglio pur rimanendo l’Atalanta una delle squadre più difficili da affrontare. Oggi abbiamo giocato diversamente cercando di metterli in difficoltà. Nell’attenzione la squadra non ha concesso quasi niente oggi e mi spiace che negli ultimi 20 minuti c’erano i presupposti per chiudere definitivamente.

Buona la fase difensiva, bene Reina
Pepe ha fatto una gara complicata con una sola parata all’improvviso dopo essere stato inoperoso per buona parte. Anche in allenamento si vede che è in condizione. Un anno fa la gara poteva anche finire 2  o 3 a 1 perché segnavamo di più, ma trovare solidità e garanzia dà qualche risultato in più. Un anno fa concludere una partita senza ‘cavolata’ difensiva era raro, oggi invece accade.

Il Napoli ha imparato a vincere soffrendo?
Si tratta più di un discorso di applicazione che di sofferenza, un tempo c’era disattenzione forte almeno una volta nella gara e  non mancava il sacrificio oltre all’atteggiamento mentale e la predisposizione al lavoro. Più attenzione quest’anno.

Cosa è successo con Insigne?
È successo quello che succede minimo 3 volte  a settimana, in allenamento litighiamo anche per un rigore in partitella, oggi abbiamo già riso negli spogliatoi, è tutto nella normalità, lui in panchina era incazzato e gli ho detto di stare a sedere e restare in silenzio per i suoi compagni entrati da poco in campo. Nel tunnel ci  è già scappato da ridere.

D’ora in poi giocherete sempre dopo la Juventus.
È una cosa che non sta né in cielo  né  in terra. ‘Cazzata’ clamorosa, in parte per via della Champions loro e per via della nostra Europa League,  il buon senso chiedeva una mediazione per  cercare soluzioni paritetiche. In base al calcolo delle probabilità giocare 8 gare su 8 dopo… è una casualità ma c’è anche una cosa che mi preoccupa:  nessuno se ne è accorto e in Lega c’è gente che ci lavora eppure nessuno se ne è accorto. La Juve ha gare abbastanza facili ed è difficile trovare una gara difficile per la Juventus. Mi spiace non ci sia stata competenza per accorgersi di questo tipo di situazione. Ma dobbiamo abbassare la testa e andare avanti.

Il ritorno al gol di Mertens?
Mertens era in ripresa già prima della sosta; per noi l’aspetto vitale sarebbe azzeccare la condizione di tutti e tre insieme là davanti.

Giocano in 18 ed hanno un buon minutaggio: fino a quanto porterai l’etichetta del far giocare solo 12?
Etichettare semplifica il lavoro ai giornalisti quindi se io ne faccio giocare 18 giocano pochi se lo fanno altri hanno fatto un turnover fantastico. Etichettare vuol dire lavorare meno, perché  andare avanti, oltre le situazioni richiede studio e non tutti i giornalisti hanno attenzione e capacità, succede in tutti i lavori, la percentuale è la stessa