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GIOVEDÌ 18 GIUGNO 2015 - CURIOSITÀ

UEFA.COM: «CHI È MAURIZIO SARRI?»


L'ex allenatore dell'Empoli sostituisce Rafael Benitez passato sulla panchina del Real Madrid, e UEFA.com vi racconta chi è...


 
     
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A cura di: Redazione
Fonte: Uefa.com

Sarri, 56 anni, è il successore di Rafael Benítez, che ha lasciato la panchina partenopea al termine della stagione per sostituire Carlo Ancelotti alla guida del Real Madrid CF. Per celebrare la nomina di Sarri, UEFA.com vi racconta le cinque cose da sapere sul tecnico nato proprio a Napoli, un esperto di tattica che ha stupito tutti quest'anno sulla panchina dell'Empoli FC.

Nato ma non cresciuto a Napoli
Sarri nasce a Napoli 56 anni fa, perché ai tempi il padre lavorava in una fabbrica situata nei pressi del capoluogo campano. All'età di tre anni torna in Toscana, ma la sua passione per la squadra napoletana rimane inalterata nonostante i chilometri. "Per me era normale fare il tifo per la squadra della città in cui sono nato. Quando ero un bambino, ero l'unico di Figline Valdarno a tifare Napoli. Tutti gli altri bambini tifavano le grandi squadre come Juventus, Inter, Milan o per la Fiorentina", ha raccontato una volta Sarri.

Gratis?
Dopo una breve carriera nel calcio dilettantistico, Sarri comincia ad allenare nelle serie minori della Toscana, mentre studiava economia e allo stesso tempo lavorava in una banca. Nel 2000/01 accetta la panchina dell'AC Sansovino in Serie D, dicendo che avrebbe smesso di allenare se avesse fallito l'obiettivo promozione. Obiettivo centrato? Si. "Alla fine ho capito che dovevo dedicarmi esclusivamente alla carriera di allenatore per ottenere buoni risultati", ha spiegato. Quando una volta un giornalista gli ha chiesto se gli pesasse essere il tecnico meno pagato della Serie A, lui ha risposto: "Arrabbiato? Non scherziamo. Sono pagato per qualcosa che avrei fatto lo stesso gratis nel mio tempo libero. Sono un privilegiato".

Mister 33 – "Potrei studiare tattiche per 13 ore al giorno"
Lo stacanovista Sarri è stato soprannominato 'Mister 33' dopo la confessione di aver preparato 33 schemi su palla inattiva ai tempi del Sansovino. "Attualmente ne usiamo solo quattro o cinque", ha poi ammesso. Secondo Sarri, solo la preparazione meticolosa e la conoscenza approfondita, sono le armi che consentono di battere gli avversari che vanno sempre studiati a fondo per identificarne i punti deboli. Legato al 4-2-3-1, Sarri all'Empoli ha iniziato a schierare la squadra col 4-3-1-2. Tuttavia ciò che importa maggiormente al tecnico toscano, è la perfetta organizzazione della fase difensiva.

Risultati prestigiosi
Nel 2006/07, Sarri sostituisce l'esonerato Antonio Conte alla guida della squadra della propria città, l'AC Arezzo. L'Arezzo fatica non poco in Serie B e alla fine retrocede, ma non senza ottenere qualche risultato importante. In quella stagione Sarri ottiene un pareggio prestigioso per 2-2 in casa della Juventus che schierava quell'anno dei campioni come Gianluigi Buffon, David Trezeguet e Alessandro Del Piero. Il suo Arezzo giunge sino ai quarti di finale di Coppa Italia dove perde 2-0 l'andata contro l'AC Milan a San Siro, ma vince in casa per 1-0, sfiorando più volte il gol del pari.

Il sorprendente Empoli
Dopo aver condotto l'Empoli alla promozione nella precedente stagione, Sarri debutta in Serie A nel campionato 2014/15. Guida gli Azzurri sino al 15esimo posto, giocando un calcio molto organizzato e divertente."A Empoli sanno bene che i giovani crescono anche grazie ai propri errori", ha spiegato. Tra le otto vittorie dell'Empoli in campionato, spiccano quelle contro l'SS Lazio (2-1 in casa) e contro la sua neo squadra, il Napoli (4-2 in casa).