A cura di: Maria Villani
Fonte: The Guardian
Emiliano Sala ed il pilota David Ibbotson, periti nell’incidente aereo nella Manica lo scorso gennaio, sono stati con buona probabilità esposti a livelli ‘potenzialmente letali’ di monossido di carbonio. Lo rivelano gli investigatori ai microfoni di The Guardian.
I test tossicologici effettuati sul calciatore hanno prodotto livelli di carbossiemoglobina, sostanza tossica che si forma nel sangue umano, quando esposto al monossido di carbonio, livelli che i medici hanno valutato come fatali.
Gli investigatori dell’ AAIB (Consiglio per le indagini sugli incidenti aerei), hanno rivelato che la cabina di guida non era separate dal resto del corpo del velivolo leggero sul quale viaggiava Emiliano Sala. È probabile che anche il pilota, David Ibbotson, li abbia respirati.
I rapporti rivelano che Sala presentava nel sangue livelli di saturazione di monossido di carbonio pari al 58%. Livelli oltre il 50% sono “generalmente considerati potenzialmente fatali”, riferiscono i medici.
L’ AAIB ha dichiarato che tale gas può “ridurre o inibire la capacità di un pilota d’aereo di pilotare un velivolo, in rapporto ai livelli di tale esposizione”. Il corpo di Ibbotson, il pilota dello Lincolnshire, non è stato ancora ritrovato.
I legali della famiglia Sala family rivolsero ripetuti appelli affnché l’aereo fosse recuperato dall’acqua per ulteriori indagini, affermando che i livelli di monossido di carbonio “suscitavano molti interrogativi”.
Daniel Machover, rappresentante dello studio legale Hickman & Rose, ha dichiarato: “La famiglia ritiene che sia necessario un dettagliato esame tecnico dell’aereo. La sicurezza dei futuri viaggi aerei risiede in una conoscenza più approfondita possibile”.
I sintomi dell’avvelenamento da monossido di carbonio variano dall’incapacità di saper valutare, alla sonnolenza, alla confusione, alla visione appannata e perdita di coordinazione, convulsioni, perdita di coscienza e attacchi cardiaci: cose molto probabili ai livelli di esposizione rilevati nel sangue di Emiliano Sala.
Questo gas, inodore ed incolore, si produce ad alte concentrazioni nei pistoni dei motori degli aerei, ma deve essere espulso dal sistema di scarico. Se penetra invece nel sistema di riscaldamento e ventilazione, può arrivare fino alla cabina dell’aereo.
Sebbene gli inquirenti non abbiano ancora pubblicato alcuna conclusione, il bollettino speciale emesso dall’ AAIB può spiegare il perché l’aereo che trasportava Sala sia gradi. precipitato di migliaia di piedi qualche secondo dopo aver effettuato una virata a 180 gradi. Il pilota aveva richiesto il permesso di discesa qualche minuto prima, dopo aver incontrato maltempo nel viaggio da Nantes a Cardiff il 21 gennaio scorso. Rapporti stilati in precedenza avevano parlato di letture radar non confermate in base alle quali l’aereo poteva anche essersi rapidamente impennato prima della discesa finale.
Restano I dubbi relative allo status giuridico del volo e il brevetto di volo per trasportare Emiliano Sala.
Il calciatore argentine aveva firmato per il Cardiff City dal Nantes per una cifra record: 15 milioni di Sterline il 18 gennaio. L’aereo è precipitato a 22 miglia di distanza da Guernsey il 21 gennaio, nel viaggio da Nantes a Cardiff. Il corpo di Sala è stato ritrovato nel relitto a 220 piedi di profondità sul fondale della vallata sottomarina più pericolosa della Manica, conosciuta con il nome di Hurd’s Deep.
Un portavoce del Cardiff ha dichiarato: “Il nostro club è preoccupato per l’ultimo rapporto dell’ AAIB, che sottolinea ancora una volta come l’aereo sul quale viaggiava Emiliano Sala non era adatto. Continuiamo a credere che coloro che sono stati determinanti nel raccomandarne l’uso, siano responsabili di questa tragedia”.
Chi ha organizzato il volo è stato l’agente di calcio Willie McKay, ma questi aveva precedentemente dichiarato di non essere stato coinvolto nello scegliere il velivolo, come pure il pilota ed ha affermato che il club aveva lasciato libero Emiliano Sala di organizzarsi da solo il viaggio. La società del Cardiff “ha respinto con forza” tutte le accuse e ha dichiarato di essersi offerta di prenotargli un volo di linea.
Il corpo dell’argentino è stato ritrovato a febbraio, quello di Ibbotson non è stato ancora ritrovato ad oggi. Il relitto della fusoliera è stato ritrovato sul fondale al largo di Guernsey, tra le isole della Manica, ma il resto dell’aereo è tuttora ancora sottacqua, dopo che un tentativo di recuperarlo è stato impedito dalle avverse condizioni metereologiche.
Nora Ibbotson, la vedova del pilota, ha dichiarato che il recupero del velivolo dal fondale potrebbe aiutare gli investigatori, aggiungendo peraltro: “Questo non cambierà la mia situazione: ho perso un marito, un padre, un nonno. Niente potrà ripagarmi, cambiare alcunché”- ha detto a Sky News.
La famiglia di Emiliano Sala aveva lanciato appelli per il recupero dell’aereo ‘senza alcun indugio’, ma l’ AAIB ha detto che ciò ‘non aggiungerà nulla di significativo all’indagine’ e che è stato un continuo investigare fattori operativi, tecnici, organizzativi e umani che hanno contribuito a causare l’incidente.
“Le ragioni della nostra decisione di non recuperare il relitto sono state dettagliatamente spiegate alle due famiglie interessate” – ha dichiarato un portavoce dell’ AAIB. “A febbraio le nostre operazioni sottomarine hanno localizzato con success oil relitto, recuperate il corpo di un passeggero e recuperato dalla scena prove video sostanziali, usando un veicolo comandato a distanza.
“Non è stato possibile al tempo recuperare il relitto. Abbiamo considerato minuziosamente la fattibilità e i meriti di ripetere i tentativi di recupero del relitto. In questo caso, consideriamo che ciò non aggiungerà nulla di significativo alle indagini ed identificheremo i corretti elementi di sicurezza con altri mezzi.
Nel prendere la nostra decisione abbiamo considerate gli alti costi del recupero sottomarino, le prove che abbiamo raccolto a febbraio e il rischio che il relitto, dopo un violento impatto in mare, potrebbe non restituire prove significative”.
Gli investigatori hanno emesso uno speciale bollettino per mettere in guardia gli altri piloti ed operatori di velivoli di piccola taglia contro il pericolo di avvelenamento da monossido di carbonio. Anche se gli allarmi non sono obbligatori, l’ AAIB ha affermato che i piloti dovrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di comprare indicatori dei livelli di monossido di carbonio che potrebbe avvisarli di una potenziale minaccia di morte.
Un rapporto totalmente dettagliato sull’incidente è atteso con buona probabilità entro i primi mesi del 2020, mentre le indagini continuano.
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