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MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2020 - INTERVISTE

SPADAFORA: “SERIE A, TANTI CONTAGI, NON SO SE SI ARRIVERÀ FINO IN FONDO: SI PENSI A UN PIANO B E NON SOLO”


E su Ronaldo ribadisce: “Andando in Nazionale ha violato il protocollo”


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Corriere dello Sport

"Questi grandi campioni si sentono al di sopra di tutto". Lo ha detto Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport, a 'L'Aria che tira', su La7, tornando sulla polemica a distanza con Cristiano Ronaldo, il fuoriclasse portoghese della Juventus alle prese con la positività, asintomatica, al Covid-19. 

"Quando è andato in nazionale ha violato protocollo, tant'è che è stato aperto un fascicolo alla Procura della Repubblica di Torino, dopo la segnalazione della Asl, che porterà anche all'apertura di un fascicolo sportivo. I campioni devono essere di esempio. Si è arrabbiato anche il presidente Agnelli? Direi ai presidenti di guardare all'interno delle loro società per salvaguardare l'industria calcio".

Spadafora su Juve-Napoli 3-0

Spadafora torna anche sul 3-0 a tavolino inflitto alla Juventus contro il Napoli, criticato anche dal governatore della Campania De Luca: "Se c'è un giudice che ha deciso così, rispetto la sua decisione. Ci sono ricorsi in merito e inviterei De Luca a occuparsi del sistema sanitario campano, che dopo la sua rielezione non ha fatto granché... Il protocollo è stato accettato dalla Lega e dalle squadre, non possiamo cambiarlo ogni volta per tutelare la Juve o il Napoli.
I tanti contagi in
 Serie A? Non so se il campionato potrà arrivare sino in fondo, non abbiamo alcuna certezza quest'anno, e di questo deve essere consapevole anche la Lega, che deve pensare a un piano B e C. Una bolla per i giocatori? Ho difeso la linea del protocollo, che funziona se rispettato. E che prevede la bolla. Quando però una società o un calciatore non la rispettano...".

Spadafora: "Non può chiudere solo lo sport"

"Più che una posizione contro il ministro Speranza, dovevo difendere un mondo di cui ero un punto di riferimento", afferma Spadafora circa la decisione di non fermare lo sport nonostante l'aumento dei contagi al Covid-19 delle ultime settimane. "Sarei stato il primo a voler chiudere lo sport qualora i dati lo avessero richiesto, ma non mi andava che lo sport fosse l'unico ad essere chiuso". Il premier Conte ha dato una settimana di tempo alle palestre per regolamentarsi: "Nas e carabinieri stanno facendo controlli, penso possano essere intensificati dai sindaci. Questo mondo si è però attrezzato e ha investito tanti soldi per rispettare le regole: venerdì pubblicheremo un protocollo attuativo più rigido, rendendo ad esempio la mascherina obbligatoria quando serve, senza però penalizzare un mondo, quello delle palestre, che non è un focolaio di contagi".