A cura di: Redazione
Fonte: Il Mattino
Il Santiago Bernabeu sarà anche un pezzo di storia, il Nou Camp e l'Allianz Arena due stadi stratosferici, il Parco dei Principi un luogo magico. Ma il Napoli chiede al sorteggio di Champions League di evitare programmi turistici o sfide di lusso: niente abbinamenti, se possibile, con il Real di Ronaldo, il Barcellona di Messi, il Bayern Monaco di Robben o il Paris St Germain di Cavani. E già che ci siamo, se proprio la fortuna fosse in forma e volesse dare una mano, sarebbe interessante anche evitare Wembley (dove giocherà il Tottenham per i lavori di ricostruzione del vecchio White Hart Lane) o il nuovissimo ed elegante Parc Olympique, casa del Lione.
Il sorteggio Insomma, ci siamo. Dopo aver inseguito per due anni ed inciampato nel preliminare dell'agosto del 2014, con l'Athletic Bilbao, le palline cominceranno a girare alle 18 a Montecarlo, e comporranno 12 gruppi da 4: le prime due passano il turno e il Napoli è in seconda fascia, in virtù del suo straordinario ranking Uefa (è al 17esimo posto). Anche senza carte e bocce di vetro, è tuttavia facile pronosticare che il sogno di Sarri è pescare subito, dalla fascia 1, Claudio Ranieri e il suo Leicester delle meraviglie. In realtà farebbe salti di gioia, lui e tutto il Napoli, anche nel caso in cui arrivasse il Benfica o il Cska Mosca sempre dalla griglia delle migliori (in realtà, a differenza degli anni passati, nella fascia 1 ci sono le vincitrici dei sette principali campionati nazionali più il detentore della Champions, il Real) anche perché il vero obiettivo del club è fare più strada possibile in questa edizione che si conclude a Cardiff, in Galles, il 3 giugno.
La tradizione L'urna Champions prepara sempre dei dispetti per il club azzurro. Non c'è stata una sola volta che i bussolotti non abbiano mostrato un ghigno malefico: Manchester City, Bayern e Villarreal nel 2011; Arsenal, Marsiglia e Borussia Dortmund nel 2013 e poi l'Athletic Bibao nel playoff del 2014 e il Chelsea negli ottavi dell'edizione 11/12. Insomma, mai una cenerentola. Neppure a pagarla a peso d'oro. Stavolta il Napoli parte nella seconda fascia: ma di mine vaganti ce ne sono sparpagliate un po' ovunque (non è possibile incrociare la Juventus). Nella stessa fascia del Napoli, dunque non sorteggiabile nel girone degli azzurri, l'Atletico Madrid, il Borussia Dortmund, l'Arsenal, il Siviglia, il Porto, e il Bayer Leverkusen. In fascia 3, dunque potenziali avversari, il Tottenham, la Dynamo Kiev, il Manchester City, il Lione, il Psv Eindhoven, lo Sporting Lisbona e il Bruges. In quarta fascia altre minacce come Monaco, Borussia Monchengladbach, Celtic Glasgow e Besiktas.
Pioggia di euro Per Sarri l'orizzonte non è nerissimo, con un po' di buona sorte. L'ideale, chiaro, sarebbe trovare il Leicester o anche il Cska Mosca in prima fascia. Le italiane avranno un market pool (quota di diritti tv e sponsorizzazioni) da spartirsi nel triennio 2015-18 di 110 milioni di euro. Tolti gli 11 della Roma eliminata, resta un residuo 99 milioni: più o meno 25 milioni per la quota di partecipazione (e altrettanti alla Juve) mentre i restanti verrà ripartito in base ai risultati sempre tra Napoli e Juventus. A questi vanno aggiunti i 12 milioni della quota per l'accesso ai gironi: poi, si sa, la Champions è un jackpot continuo con 1,5 milioni in caso di vittoria e 500 mila euro per il pari.
Fascia 1 Real Madrid, Barcellona, Leicester, Bayern Monaco, Juventus, Benfica, PSG, Cska Mosca
Fascia 2 Atletico Madrid, Borussia Dortmund, Arsenal, Siviglia, Napoli, Bayer Leverkusen, Manchester City, Porto
Fascia 3 Dynamo Kiev, Lione, PSV, Sporting Lisbona, Tottenham, Bruges, Borussia Moenchegladbach, Basilea
Fascia 4 Besiktas, Celtic, Monaco, Ludogorets, Rostov, Legia Varsavia, Dinamo Zagabria, Copenhagen
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