A cura di: Maria Villani
Fonte: Gonfialarete.com
Negli ultimi giorni alcuni organi di stampa hanno riportato la notizia secondo la quale il Napoli aveva proposto al tecnico Carlo Ancelotti il ritorno nello staff di Francesco Sinatti e Francesco Calzona, rispettivamente preparatore atletico e vice di Sarri nel triennio in azzurro. Sempre gli stessi organi di stampa hanno rivelato il diniego del tecnico di Reggiolo di allargare lo staff con figure professionali legate ad altre gestioni. Contattato dalla redazione di gonfialarete.com, Sinatti ha smentito tale scenario.
“Non so nulla – ha detto il preparatore atletico a gonfialarete.com – non sono stato contattato da dirigenti del Napoli per tornare in azzurro”. Questo, però, non ha vietato a Sinatti di seguire gli ultimi accadimenti in azzurro. “Dispiace vedere il Napoli in difficoltà e soprattutto mi rammarico nel vedere la squadra dei 91 punti stravolta in così poco tempo. Ovviamente pensavo che con il nostro addio le cose sarebbero cambiate – ha proseguito Sinatti – ma non in così poco tempo e soprattutto in maniera netta come sta avvenendo”.
Differenze di gestione
Koulibaly, Mario Rui e Insigne, in campo ieri a Udine, sono gli unici superstiti del Napoli che sfiorò lo scudetto due anni fa. A far discutere erano state soprattutto le ipotizzate esclusioni di Callejon e di Mertens. Entrambi in scadenza di contratto, stanno scivolando ai margini del progetto di Ancelotti. “Questo mi dispiace molto – ha ripreso Sinatti – non conosco le dinamiche interne, ma posso dire che Callejon e Mertens per noi sono stati imprescindibili. Soprattutto nella terza stagione, la loro classe ci ha permesso di battagliare con la Juve sino alla fine”. L’ex preparatore atletico del Napoli non se l’è sentita di dare un giudizio sulla condizione degli azzurri, ricordando però che durante la gestione Sarri gli azzurri non sono mai andati in ritiro. “Ovviamente non sono a conoscenza dei dati sui calciatori – ha dichiarato Sinatti – guardando il Napoli soltanto dalla tv, per me non è possibile dare un giudizio sulla preparazione atletica. Andare in ritiro non è mai un bel segnale. Infatti noi non ci siamo mai andati. Però, ogni staff ha la sua gestione. La nostra era diversa da quella di Ancelotti. Ed è giusto così”.
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