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DOMENICA 25 AGOSTO 2019 - INTERVISTE

SIMONI, LA MOGLIE MONICA: "SITUAZIONE ANCORA MOLTO GRAVE, MA CONTINUA A LOTTARE"


Alcuni tifosi da Pisa hanno portato dei palloncini a forma di cuore


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: La Provincia di Cremona

Mentre la Cremonese vive la sua vigilia di campionato, c’è un grande amico dei grigiorossi che da alcuni mesi lotta: è Gigi Simoni, classe 1939, il mister che ha alzato la coppa a Wembley e che ha guidato la Cremonese nel suo triennio storico in serie A, dal 1993 al 1996, prima di rispondere alla chiamata di Giovanni Arvedi per coprire il ruolo di presidente. La sua storia è nota: il 20 giugno un malore lo ha colto all’improvviso, nella sua casa, la corsa in ospedale a Pisa, dove è stato ricoverato in, con tutto il terapia intensiva mondo del calcio e dello sport italiano che si è stretto intorno al grande allenatore e ai suoi familiari. Ore d’ansia, giorni di apprensione scanditi dai bollettini medici. Fino a quando la famiglia ha chiesto riservatezza e rispetto della privacy. Due mesi dopo, la moglie, Monica Fontani, al capezzale del marito insieme al figlio Leonardo, rompe il silenzio e, per la prima volta, parla di Gigi Simoni.
“È ancora in condizioni gravi, continua a lottare e noi insieme a lui, giorno per giorno. Di più mi riesce difficile dire. Sono state diffuse false notizie sulla sua morte. Mi spiace aver negato informazioni, ma non c'era altra scelta.

Alcuni tifosi sono arrivati fin qui a Pisa, in ospedale. Hanno portato a Gigi dei palloncini rossi a forma di cuore con messaggi di incoraggiamento per Gigi, li abbiamo attaccati nella sala d’aspetto.

Voglio essere sincera fino in fondo, la situazione resta complicatamio marito ha avuto un ictus e non possiamo oggi ancora parlare di un percorso in discesa. Tuttavia siamo qui. Speranze? Sempre, anche se il quadro complessivo resta delicato”.