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VENERDÌ 19 APRILE 2019 - INTERVISTE

SAVOLDI, IL DOPPIO EX: "CHE SHOW NAPOLI-ATALANTA, MA GLI AZZURRI SONO PROVATI"


È stato il mitico centravanti di entrambe le squadre


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: Gazzetta.it
“Da che parte sto? Voglio tanto bene a entrambe, ma se avessi un desiderio da esprimere sceglierei la salvezza del Bologna. Loro sì, hanno bisogno di un aiuto”. Risposta bella, che ci può stare. D’altronde 124 centri in 291 presenze ufficiali sono un qualcosa che va oltre il semplice tifo. Il cuore di Giuseppe Savoldi è parecchio rossoblù, anche se è impossibile che non ci sia spazio anche per Napoli e Atalanta, le altre squadre della sua carriera: “Cosa mi aspetto lunedì? Semplicemente, uno spettacolo”. Classe ‘47, uno degli attaccanti più prolifici della propria generazione, “Beppe” ha indossato 150 volte la maglia azzurra (74 reti dal 1975 al 1979), con la Dea in archivio 19 centri in 79 presenze (dal 1965 al 1968 e nella stagione 1982-1983). Una vita nel calcio, ancora oggi ha l’entusiasmo di un ragazzino. Probabilmente per questo (lo ripete almeno tre volte) non vede l’ora del calcio di inizio.
Savoldi, da dove partiamo? 
“Dal gioco spettacolare di entrambe, anche se il Napoli potrebbe pagare sia fisicamente che mentalmente l’eliminazione dall’Europa League. Sarà affaticato, al contrario di un’Atalanta che sta benissimo. Lo ha dimostrato anche con l’Empoli con mille occasioni create, è mancato solo il gol. Sul risultato, difficile esprimersi. Sarà un match da tripla”.
 
Classifica alla mano, a Bergamo possono puntare alla Champions. 
“Due punti dal quarto posto sono pochi, ma le altre mi sembrano più attrezzate. Credo sia una questione tra Milan, Roma e Lazio. L’Atalanta può raggiungere l’Europa League. La stagione sarebbe comunque super positiva. Gioca alla grande, la meriterebbe al 100%”.
 
Sensazioni sulla Coppa Italia? 
“Prematuro parlare dell’eventuale finale. Prima c’è la Fiorentina, seppur con vari problemi. Sulla carta, favorita la Dea”.
 
Dubbi sul cambio in panchina? 
“Montella è un buon tecnico, ma esagera con qualche scelta rischiosa. Spesso utilizza alcuni giocatori fuori posizione. È capitato a Firenze, durante la prima esperienza, idem al Milan”.
 
E su Gasperini, cosa dice? 
“Grande allenatore, uno che va avanti con le proprie idee. E non è un caso che tantissimi uomini, grazie a lui, abbiano fatto il salto di qualità. Difficilmente ti chiede un qualcosa di diverso”.
 
Al San Paolo sfiderà Ancelotti. 
“Con l’eliminazione dall’Europa, la stagione del Napoli non può che essere negativa. L’ennesima senza un trofeo, la piazza è stanca di non vincere. Sarri non ha fatto tanto meglio, ma almeno è stato bravo e furbo limitandosi a non stravolgere un meccanismo collaudato e plasmato da Benitez. Lui sì, ha fatto bene. Ancora oggi questo gruppo si basa sulle sue scelte. E poi ha vinto qualcosa (Coppa Italia e Supercoppa italiana, ndr)”.
 
Dove si deciderà il match di lunedì? 
“Molto dipenderà dai due attacchi: Callejon, Mertens, Insigne e Milik da una parte, Gomez, Ilicic e Zapata dall’altra. Tantissima qualità, altrettanta forza. Di certo, ci divertiremo”.