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GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2018 - CONFERENZA STAMPA

SARRI IN CONFERENZA: “IL NAPOLI COME L’OLANDA DEGLI ANNI ’70, MA CON DEI TROFEI IN PIÙ; A QUESTO MIRIAMO”


Ampliare la rosa e migliorare in mentalità, così si cresce e si diventa più competitivi


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Maurizio Sarri ha tenuto la sua conferenza stampa di fine gara dopo Lipsia-Napoli nel ventre della Red Bull Arena. Le sue parole sono state riprese da Radio Kiss Kiss.

È finita la partita e con essa anche il nostro cammino in Europa League. È un vero peccato, ma abbiamo mostrato il carattere, la squadra ha un’anima e questo sarà molto importante per il resto della nostra stagione. Il lato positivo è che avremo più tempo per allenarci e preparare al meglio gli impegni che ci attendono.

Questa partita ha dato delle risposte, adesso come ci si prepara a gestire la pressione?
È un discorso non  vero questo, perché questa è una società che ha aumentato la sua importanza non solo nei risultati. Ovviamente ci dispiace l’eliminazione, ma si prende l’aspetto positivo, che rimane ancora un obiettivo e in Italia a questo punto della stagione nessuno più lo aveva e anche questo lo abbiamo raggiunto con il lavoro. Ci concentriamo, ci alleniamo e la pressione non la sentiamo. Inoltre sottolineerei che come fatturato siamo più vicini alle 16esime o17esime, non tanto alle prime tre quindi qualcosa va riconosciuto. Ovvio anche noi vogliamo i risultati ma vorremmo anche il riconoscimento del nostro lavoro. A questa squadra è richiesto molto, negli ultimi tempi è rimasta con solo 15 giocatori e non è una giustificazione, cerchiamo di  rendere logica e non illogica la pressione. Se poi rendessimo felice il popolo di Napoli sarebbe la soddisfazione più grande. A  tal proposito ringrazio i tifosi e mi dico solidale con loro per la loro mancata presenza a Cagliari per una di quelle ‘pene collettive’ o altro che è inconcepibile e dimostra incapacità.

Aggiungo inoltre che c’è un altro merito: che abbiamo fatto rinnamorare una tifoseria di una squadra ed è a parer mio l’aspetto più importante questo  e io giro per i campi di calcio da anni.  Il connubio che vedo tra questa tifoseria e la squadra non lo vedo da nessuna altra parte.

Se riesce nell’impresa diventa più importante di Maradona?
Maradona è e resta il protagonista assoluto.

Cosa occorre  per cercare di non uscire a febbraio dalle coppe?
La nostra è stata anche occasionale: da mesi facciamo a meno di Ghoulam e Milik, due assenze importanti che avrebbero ampliato la nostra rosa. È indispensabile ampliare la rosa per essere assolutamente competitivi su più fronti e poi dobbiamo migliorare in mentalità. Il carico-scarico-carico delle gare in poco tempo è un’operazione che riescono a fare in pochi, soprattutto le grandi squadre.

Nella corsa scudetto quanto importante è la gara di oggi e gli uomini della panchina che apporto potranno dare?
Zielinski ha fatto più partite, quindi non è vero che è stato poco impiegato. A volte ci sono squadre che segnano un periodo. Negli anni ’70 in pochi si ricordano di chi ha vinto il Mondiale, ricordano invece l’Olanda. Noi vogliamo far questo e speriamo di far qualcosa in più, vincere e di essere ricordati non solo per il bel gioco. A questo miriamo, ad essere ricordati ancora tra 20 anni. Zielinski è un talentuoso, ha fatto 4 gol in 4 partite nel ruolo di stasera. Maggio mi sembra sia alla sua 17esima presenza, ha giocato di più dell’anno scorso facendolo bene, pur essendo uno di una certa età. Diawara ha fatto passi verso la direzione giusta. Tonelli potrà essere importante; purtroppo la sua salute non è andata bene nell’ultimo anno e mezzo. Quando è in salute ha delle caratteristiche di aggressività, è uno di gran forza caratteriale, mentale ed anche se meno dotato tecnicamente potrebbe diventare un punto di riferimento per i compagni.  

Siamo una squadra che per mentalità e caratteristiche è più forte nella fase offensiva, oggi siamo stati più bravi  a contenere le loro ripartenze e anche loro se vengono messi nelle zone basse di campo la qualità dei nostri attaccanti li può mettere in difficoltà, non so se la gara d’andata può avere influito ma il nostro atteggiamento oggi è stato diverso.