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SABATO 18 MARZO 2017 - CONFERENZA STAMPA

SARRI IN CONFERENZA: «GARA DIFFICILE, CONOSCO L'AMBIENTE»


«Stagione fantastica grazie alla mentalità della squadra»


 
     
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A cura di: Raffaele Vatiero
Fonte: NapoliCalcioNews.it

Intervenuto alla consueta conferenza stampa del pre-partita, il tecnico del Napoli Maurizio Sarri ha parlato della sfida di domani contro l'Empoli: «Abbiamo le possibilità per arrivare secondi, mancano ancora 10 partite ma noi ragioniamo di settimana in settimana. L'esplosione di Mertens è stata frutto del caso, perchè Milik era infortunato e Gabbiadini squalificato e per necessità ho dovuto adattarlo a punta. Anche in Serie C ero lo stesso tecnico di ora, solo che nessuno se ne rese conto, poi in alcune situazioni si cambia. Pavoletti ha caratteristiche diverse dal resto della squadra, quindi ci vorrà del tempo prima che tutti si abituino al suo gioco. Lui viene da un periodo difficile dove si allenò poco, ma ora sta crescendo nella forma. Jorginho dà velocità e palleggio alla squadra, come pochi in Europa sanno fare. Quest'anno giochiamo sempre in velocità e lui costringe gli avversari a corse più lunghe, che permettono di recuperare il pallone più facilmente. In campo aperto Diawara dà più resistenza. Voglio fare bene fino alla fine, senza pensare a quale obiettivo raggiungere. Quest'anno siamo riusciti a venire da diverse problematiche come Coppa d'Africa ed infortuni vari e se ne siamo venuti fuori bene vuol dire che la squadra nel complesso è cresciuta, sia come rosa che dal punto di vista della mentalità, perchè l'anno scorso i ragazzi avrebbero reagito diversamente. Ora sta a noi centellinare i piccoli difetti che abbiamo ancora. La nostra stagione è più che positiva e voglio finirla nel miglior modo possibile. Per un allenatore la consapevolezza di avere una squadra che capisce bene il tuo gioco è il meglio che si possa chiedere dalla vita. La gara di domani sarà complicata, perchè il Napoli ad Empoli non ha mai vinto. Conosco l'ambiente e so che quando loro vanno in difficoltà reagiscono restando tranquilli. Sto cercando di far capire ai ragazzi la difficoltà del match. Per il loro modo di giocare sarà difficile anche avere la gara in mano per tutto il tempo. Ci manca ancora qualcosa per crescere definitivamente, piccoli particolari che ci permettono di portare a casa quei punti persi per distrazioni o errori banali. Quando si parla di Hysaj tutti dimenticano che ha 22 anni e che per la prima volta si è trovato a dover giocare tanto, sia in campionato, ma anche in Champions che in Nazionale. E' normale quindi che abbia un calo, ma la prossima stagione cercheremo di capire se è in grado di ripetersi. Se fossi sazio di quello che ho fatto andrei a casa. Dei tifosi azzurri mi piace il fatto che non hanno la presunzione di credere che si debbano vincere tutte le partite, ma che allo stesso tempo lo meritano per tanti fattori non prettamente calcistici. La Champions non mi interessa più, penso solo a quello che devo fare io. Non cambio la considerazione della mia squadra, perchè abbiamo fatto una discreta prestazione contro i campioni del Mondo e d'Europa».