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SABATO 12 MAGGIO 2018 - STADIO

SAN PAOLO, È ALLARME ROSSO: GARE CHAMPIONS A RISCHIO


Senza la sostituzione di tutti i 60.240 seggiolini potrebbe essere revocata la licenza Uefa


 
     
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A cura di: Myriam Novità
Fonte: Gazzetta.it

Le polemiche sul San Paolo non accennano a placarsi, anzi. Il sindaco De Magistris ha già detto di essere pronto ad adire le vie legali poche ore dopo l'intervento di giovedì da parte di De Laurentiis sulla questione stadio. Il primo cittadino, ed ex magistrato, ritiene ci siano i termini di una querela per diffamazione ma intanto all'orizzonte spuntano altri due problemi: la convenzione ed i sediolini che necessitano, ormai da anni, di essere sostituiti perché non più a norma per le competizioni Uefa, tanto che il Napoli per l'ennesima volta ha indicato - temporaneamente -il Barbera di Palermo quale sede delle gare casalinghe della prossima Champions.

FONDI — Con il mutuo del Credito Sportivo i sediolini sarebbero stati sostituiti e probabilmente ne sarebbero stati installati 60.240 di colore azzurro, invece il Comune non ha più avuto accesso a questi fondi ed ora ristrutturerà il San Paolo con i fondi per le Universiadi ma tenendo conto di determinate priorità. Lo ha spiegato il capo di gabinetto Auricchio, apostrofato in malo modo giovedì da De Laurentiis, in una intervista al quotidiano Il Mattino: "Allo stato attuale per il San Paolo ci sono progetti finanziati, nell’ambito dei fondi per le Universiadi, con i bandi di gara già pubblicati. Riguardano la nuova pista di atletica, l’impianto di illuminazione e la riqualificazione delle aree comuni e questo significa anche spogliatoi, in termini di impiantistica e non di arredamento".

TARIFFA — Le punture di spillo, insomma continuano, al punto che si potrebbe anche non firmare più la convenzione d'uso dello stadio della quale il Comune ed il Napoli stanno discutendo da tanto, troppo, tempo. Il rischio è che si possa addirittura concedere l'impianto a "domanda individuale", con il club che poi dovrebbe pagare il Comune di volta in volta stornando il 10% dal l'incasso della singola partita. Incredibile, ma Napoli.