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MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019 - INTERVISTE

S. PAOLO, AGATA: “DAL 29 LAVORI AI SEDIOLINI; STADI FATISCENTI, UN PROBLEMA TUTTO ITALIANO”


Tranne lo JS la problematica è nazionale: Franchi sprovvisto di copertura!


 
     
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A cura di: Maria Villani
Fonte: Napolicalcionews

Gianluca Agata, giornalista de Il Mattino, è intervenuto a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli.

“Sul San Paolo quante condizioni di accordo sono state sconfessate negli anni, magari ora Comune e Calcio Napoli si metteranno d’accordo. Sembra una situazione KAFKIANA in cui Comune e Napoli non si accordano, speriamo si arrivi a una soluzione ma da qui a quando sarà ho la sensazione che parleremo ancora e tanto. La situazione? Proroga, il presidente ricorda le spese anticipate sul S. Paolo e il Comune ricorda che non si può stornare le spese avanzate ma bisogna pagare il canone e poi successivamente trovare accordi sul pregresso. Allo stato attuale il Napoli gestisce il terreno di gioco. L’unica luce di novità potrebbe essere la disputa delle Universiadi e l’intervento del governatore De Luca che già fece da mediatore con De Laurentiis. I prezzi dello spettacolo calcio a Napoli non sono elevatissimi rispetto al resto d’Europa. Sono stadi funzionali e all’avanguardia, è vero, paradossalmente a Napoli si paga per uno stadio fatiscente. Speriamo che le Universiadi possano portare beneficio alla fruibilità dello stadio quanto a sediolini e bagni, uno stadio più funzionale. Non arriveremo agli standard degli altri impianti d’Europa, certo. Il problema non è solo napoletano: a parte lo Juventus Stadium, che è di proprietà, vediamo quanto accade a Roma, a Marassi, a Bologna, Firenze, una grande città italiana che non ha la copertura e si vede la partita come negli anni ‘30 e piove in testa! A Napoli è peggio perché neanche i bagni funzionano ma in Italia non siamo messi meglio. Sediolini: il 28 gennaio sarà resa nota la ditta che lavorerà per i sediolini nuovi e il 29 verrà comunicata al pubblico, lì sarà importante il cronoprogramma, i tempi di cui la ditta ha bisogno per montare i sediolini: i turni di notte ad esempio, se chiudere settori interi o parzialmente. Non sarei pessimista sulla tempistica di installazione dei sediolini. L’anello inferiore può essere chiuso senza troppe difficoltà, non si riempie mai o quasi, questo nella tempistica dei lavori è un vantaggio. La data limite è fine maggio.

Ristrutturazione delle altre strutture? È una corsa contro il tempo, tutto o quasi è partito. Impianti fondamentali: Scandone si prevede la costruzione di una seconda piscina per il riscaldamento degli atleti e S. Paolo, dove si sta lavorando. Al Palavesuvio si è iniziato. Gli altri impianti dovranno beneficiare di messa in sicurezza e messa a norma: per il PalaBarbuto si tratta del recupero di 5mila posti e della messa a norma di impianti elettrici e uscite di sicurezza. Il Collana è un discorso a parte, è uscito dalla porta e rientrato dalla finestra. Finalmente superato lo stallo burocratico e istituzionale, sarà un solo impianto di allenamento delle Universiadi. Se parliamo di giochi non è un problema, il vero problema è la logistica: trasporti, la comunicazione delle notizie”.