A cura di: Myriam Novità
Fonte: ilmattino.it
«Credo che ancora per un po' di anni Juventus e Napoli saranno davanti a tutti in Italia. Con l'Inter di Conte che potrà avvicinarsi». Claudio Ranieri è al monastero di San Giovanni, a Cava de' Tirreni, per ritirare il premio Piero Santin, alla sua I edizione (tra i premiati anche Emilio De Leo, tattico di Mihajlovic). Il tecnico di Testaccio si prepara a una nuova avventura (ci sono contatti con la Fiorentina per il clamoroso ritorno in viola), dispiaciuto per l'addio alla Roma ma neppure tanto: d'altronde Ranieri è l'allenatore esonerato brutalmente dal Leicester, appena sei mesi dopo il trionfo in Premier (era quotato 5mila a uno, più probabile per i bookmakers che Elvis fosse ancora vivo). Figurarsi se può stupirsi ancora.
Ma un'altra società l'avrebbe trattenuta? «La Roma americana aveva una linea, ringrazio il presidente per avermi dato l'opportunità di allenare la mia squadra del cuore. Siamo stati liberi di esprimerci, senza vincoli. Lì il progetto passa per lo stadio: la crescita del club è legata agli introiti futuri che possono arrivare dal nuovo impianto».
Sarà ancora una dittatura della Juventus nella prossima stagione? «Il Napoli ha chiaramente l'obiettivo di ridurre il gap dal primo posto: ne ha la possibilità, i mezzi e la potenzialità. Sarebbe un premio per gli sforzi di De Laurentiis e per Ancelotti, che ha una sua storia e che ha scelto un progetto fondato su principi sani da anni.
Il secondo posto sembra essere un limite oltre il quale il Napoli non riesce andare. «Essere in Champions è un premio che va gustato, è una cosa importante. Il Napoli ci è riuscito anche quest'anno, sta dando continuità alle sue prestazioni e ai suoi risultati».
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